Un rabbino riconosce Gesł Cristo
"Gli occhi tuoi mireranno il re nella sua bellezza, contempleranno il paese, che si estende lontano" (Isaia 33:17)
Isaac Lichtenstein nacque da genitori ebrei. Era intelligente e metteva tutto il suo ardore nello studio. Di coscienza delicata, compiva i riti del giudaismo con un rigore eccezionale. I suoi progressi furono rapidi e a venti anni era già
rabbino. Aveva la convinzione che l'insegnamento del
Cristo fosse ostile alla sua nazione e che per colpa sua gli
Ebrei erano perseguitati dappertutto.
Verso l'età di cinquant'anni, egli decise di documentarsi su quel problema: intraprese la lettura del Nuovo Testamento. Vi trovò ben altra cosa che quella che vi cercava: afferrò per fede Gesù come suo Salvatore. "Quella fu, egli disse, della luce che irradiò su di me. Capii che come nel passato l'Iddio dei nostri padri camminava davanti a loro nella nuvola per mostrargli la vera via, così Gesù ha camminato davanti a noi per prepararci la via della salvezza".
Per diversi anni il rabbino Lichtenstein fu un discepolo segreto di Gesù. Ma ciò non poteva durare più a lungo. Egli confessò apertamente il Signore Gesù come suo Salvatore. L'alta autorità rabbinica gli chiese di ritrattare. Egli rifiutò. La persecuzione divenne più violenta: fu obbligato a lasciare il paese. Malato e rovinato dai suoi avversari, si ritirò a Budapest e continuò a proclamare la buona novella della salvezza mediante la fede in Gesù.
Si addormentò nella pace del Signore all'inizio del secolo scorso. Poco prima di morire diceva: "Vedo già il paese della promessa e, dall'altra parte della riva, il Re nella sua bellezza, Gesù Cristo".
Tratto da: www.voxdei.org
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