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I TRE sono UNO: un altro versetto

In mezzo a tanti, ecco di seguito un altro versetto della Bibbia che fa riferimento alla dottrina della Trinità:

«Ora Iddio stesso, nostro Padre, e il Signor nostro Gesù ci APPIANINO la via per venir da voi» (1 Tessalonicesi 3:11)

Da quel passo comprendiamo che l’apostolo Paolo scriveva ai discepoli tenendo sempre bene a mente la Trinità, cioè che i TRE sono UNO e distinti l’uno dall’altro, infatti, in esso egli usa il verbo al plurale ‘appianino’, riferendosi al fatto che il soggetto della frase è costituito da Gesù di Nazaret insieme all’Iddio e Padre nostro, citati poco prima, in quanto sono loro che avrebbero dovuto compiere l’azione di appianare la via per concedergli di andare a visitare i santi di Tessalonica.

Ponete mente, fratelli nel Signore, al fatto che sicuramente Paolo, se DIO fosse soltanto UNO e non anche contemporaneamente TRINO, avrebbe dovuto parlare sempre di Dio riferendosi solo ad UNO e non avrebbe avuto senso usare il verbo al plurale. Quindi, siccome Paolo ha scritto del Padre e di Gesù come due persone distinte l’una dall’altra, che operano entrambe, ha scritto che la strada per poter recarsi a Tessalonica sarebbe dovuta essere APPIANATA sia dal Padre che dal Signore Gesù Cristo, da entrambi insomma. Al singolare avrebbe dovuto scrivere “ci appiaNI”, mentre ha scritto “ci appianINO”.

Cari nel Signore, sappiate che di passi simili se ne trovano molti nelle sacre Scritture, pertanto, bisogna considerare che i passi sono tutti concordi e coerenti nel confermare che Dio è UNO e TRINO contemporaneamente. Ricordatevi, dunque, che coloro che non lo accettano sono degli eretici e con loro non si può avere nessuna comunione spirituale, quindi guardatevi da loro, state lontani dagli antitrinitariani, perché un po’ di lievito malvagio fa lievitare tutta la pasta.

Nessuno vi seduca con vani ragionamenti.

Giuseppe Piredda


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