Profanazione di cose sante
Nota 14. alla lettera dodicesima di Roma Papale 1882
È forse un po' troppo forte la espressione del nostro Valdese, e noi non la avremmo usata. Ma veramente si fanno in Roma certe funzioni in questi giorni che hanno molto dello spettacolo. In tutti gli altri paesi cattolici, se ne fanno delle più spettacolose e delle più indecenti ancora: ma io parlo solo di Roma, maestra del Cattolicismo. Per esempio, il mercoledì santo alla sera vi è il grande spettacolo alla Trinità dei pellegrini, ove non si entra senza biglietto, avuto con la solita mancia. Lo spettacolo consiste in questo: alcuni cardinali, prelati, e tutte le dame romane in gran gala vanno all'ospizio della Trinità de' pellegrini. Se non vi sono pellegrini, come accade spesso, si prendono i contadini e le contadine, e si conducono all'ospizio, acciò fingano di essere pellegrini: l'ospizio è magnificamente illuminato come se fosse una sala da ballo, i cardinali e le dame fanno l'atto di lavare i piedi a' pellegrini; poi portano loro in tavola alcuni piatti: questa funzione è una vera soirée voltata in senso sacro.
Un'altra funzione che si fa in Roma nel venerdì santo sembrerà incredibile se noi la descrivessimo: citeremo perciò letteralmente le parole del già citato Mercurio di Roma.
"Alle 4 pomeridiane nella chiesa di S. Atanasio al collegio Greco, si fa un devotissimo funerale ad una immagine di Gesù Cristo posta sopra un suntuoso feretro, e il vescovo greco (cattolico) fa la funzione secondo il suo rito." Noi non aggiungiamo una parola; ma questi fatti possono giustificare fino ad un certo punto la piccante espressione del Valdese.