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Abito de' preti

Nota 10. alla lettera decima di Roma Papale 1882

L'abito de' preti in Roma è di tre sorte: l'abito talare, l'abito di campagna, l'abito corto o di città. L'abito talare consiste in una sottana che scende fino a' piedi, con una folta fila di bottoni nella parte anteriore, poi un mantello che scende dietro le spalle fino a' piedi. Questo è l'abito de' parrochi e dei chierici studenti. L'abito di campagna consiste in un soprabito nero che scende fino alla metà della gamba: e questo è l'abito che si usa da' preti come si deve, in viaggio ed in campagna; e si usa anche dai preti di minor conto in città; ma con quell'abito non sarebbero ricevuti nè da un prelato nè da un cardinale. L'abito corto è un abito di panno nero che giunge fin sotto le ginocchia, abbottonato per il davanti fino allo stomaco, ed ha attaccato dietro le spalle un mantellino di seta lungo quanto l'abito. Questo è l'abito usuale de' cardinali, de' vescovi, de' prelati, de' canonici, e di tutti i preti che stanno sul loro decoro; è l'abito con il quale si può andare a far visita, eccettochè al papa, dinanzi al quale bisogna andare in abito talare. Il nostro Enrico come studente indossava abitualmente l'abito talare: per andare alla veglia di Monsignor C., bisognava che indossasse l'abito corto.
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