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Nota 13. alla lettera ottava di Roma Papale 1882
I parrochi in Roma hanno il potere di ordinare ai carabinieri l'arresto di una persona. Fra i tanti arbitrii di questo genere, fece gran chiasso in Roma l'arresto della moglie dell'avvocato M.. Il parroco di S. Maria in Aquiro, non si sa perchè avesse in uggia quella giovane signora, moglie di un vecchio avvocato. Il fatto sta che una notte, egli stesso alla testa de' carabinieri andò ad eseguire quell'arresto. La signora fu trovata in letto col suo marito, fu costretta ad alzarsi ed andare in prigione, non ostante le proteste del marito. Due giorni dopo è vero uscì innocente, ma lo scorno lo ebbe, ed il parroco non fu per nulla gastigato.
Le donne condannate dal tribunale del vicariato stavano nelle prigioni di S. Michele, oggi prigioni politiche: e tutte dicevano di essere là per non avere voluto ascoltare le proposizioni del parroco. Molte di esse avranno mentito; ma mentivano tutte? Dio lo sa.« Nota precedente | Lettera | Nota successiva »