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I cardinali

Nota 7. alla lettera sesta di Roma Papale 1882

Quali sìeno le pretensioni de' papi, e quali le dottrine che insegnano i teologi ed i canonisti sulla podestà suprema del papa, lo abbiamo esposto con citazioni nel capo primo del nostro libro pubblicato ultimamente sul papa, al quale rimandiamo quelli che fra' nostri lettori volessero essere edificati su quelle strane dottrine. Diremo ora qualcosa dei cardinali.

Papa Innocenzo III nel capo per Venerabilem, riportato nel diritto canonico (decr. Greg. IX, lib. IV, tit. 17), prendendo occasione di spiegare il passo del Deuteronomio cap. XVII, vers. 8-13, dice così, parlando dei cardinali: "I nostri fratelli, i cardinali, sono i sacerdoti della nazione di Levi; i quali per diritto levitico sono i nostri coadiutori nella esecuzione del diritto sacerdotale." Sopra questo testo canonico, abilissimi canonisti hanno insegnato, che il collegio de' cardinali esiste per diritto divino, e che era figurato nel sinedrio dell'antica legge. Papa Eugenio IV nella sua costituzione che incomincia non mediocri, sostiene la stessa dottrina d'Innocenzo III e de' canonisti. Papa Sisto V va anche più innanzi, e nella sua costituzione che incomincia post quam verus sostiene che "i cardinali della sacrosanta Chiesa romana rappresentano gli Apostoli, i quali erano attorno a Cristo il Salvatore quando predicava il regno di Dio, ed operava il mistero della umana salute."

Il teologo e canonista Lucio Ferraris nella sua biblioteca canonica ec. alla parola cardinales art. 1 n. 2 sostiene che "dopo l'ascensione del Signore, quando S. Pietro esercitava gli uffici pontificali, gli altri Apostoli lo assistevano, e cooperavano nel regime di tutta la Chiesa, come esercitando il cardinalato; inguisachè essi prima di esercitare l'episcopato, esercitando in Roma il cardinalato." E, per sostenere un cotale paradosso, il P. Ferraris si appoggia alla autorità de' canonisti che cita; e particolarmente alla autorità del cardinal Pietro d'Alli che dice: "Da questo si può inferire che gli Apostoli prima di essere Vescovi furono cardinali... al senato degli Apostoli succede il sacro collegio de' cardinali, in quanto che gli Apostoli erano tutti intorno a S. Pietro, prima che fossero Vescovi di Chiese particolari."

In quanto alla dignità de' cardinali, i papi Eugenio IV, Leone X, e Sisto V dichiarano che dopo il papa non vi è dignità maggiore del cardinalato; essi sono superiori ai vescovi, arcivescovi, patriarchi, quand'anche i cardinali non sieno neppure preti. Essi sono eguali ai re; difatti scrivono e ricevono per il primo dell'anno lettere dai re cattolici, che chiamano col titolo di cugini.
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