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Eccovi la predica di Sara Eva Rozzini portata nella comunità delle Assemblee di Dio di Bergamo, con i suoi contenuti e gli effetti che essa ha potuto produrre nel cuore dei santi

Sara Eva Rozzini, figlia del pastore della comunità ADI di Bergamo, permessole dal padre, domenica 19 luglio 2009, ha portato una predicazione in comunità (scarica da qui il file audio completo dal sito La Nuova Via, perché dal sito originale ora vengono impedite le visite e lo scaricamento libero, forse hanno qualcosa da proteggere e da difendere? Eccovi il link che vi chiede la password: Predica di Sara Eva Rozzini, domenica 19 luglio 2009, intitolato: La Promessa di Dio), causando lo sconcerto e turbamento negli animi dei fratelli e sorelle sinceri.

Contro una tale pratica, la prima cosa da obiettare è che la donna secondo le sacre Scritture non può insegnare, e così, infatti, prima ‘era' creduto e insegnato nelle Assemblee di Dio in Italia, ma è doveroso usare il passato perché oggi, come si è potuto sentire, è permesso alle donne di predicare anche nelle ADI.

La seconda cosa da obiettare è nel merito della predicazione, perché come Jezabel in Apocalisse, così questa giovane sorella improvvisatasi predicatrice dice e quindi insegna sconcerie alla chiesa dei santi, tra le cose che dice vi sono queste, che riportiamo:

Poi veniamo accusati di essere tra coloro che mettono davanti al mondo gli scandali, ma non sanno che dicendo questo ammettono che tali cose siano scandali, e se lo ammettono devono farli cessare immediatamente, e noi cesseremo di pubblicarli.

Sono oramai in molti i conduttori che affliggono i cuori dei fratelli e delle sorelle sinceri, e questi cercano comprensione e conforto dagli scandali che subiscono e di cui si vergognano, ed ecco che si rivolgono ai credenti seri, che cercano di cucire le anime strappate, che provano a sostenere con parole tratte solo dalla Bibbia queste anime affrante, ci si trova molte volte a intervenire come fanno i dottori umani in sala di rianimazione, si cerca di far tornare la piena fiducia in Dio, si cerca di farli riavvicinare alla Bibbia da cui sono stati allontanati, si cerca di ravvivare la carità di questi fratelli che stava andando spegnendosi.

Da una parte soffro e mi indigno molto pure io nel sapere che ci sono fratelli e sorelle che sono sottoposti a questi spettacoli indecenti che rischiano di far dimenticare chi realmente sono e in chi hanno creduto, ma dall'altra penso alla fine a cui saranno sottoposti coloro che scandalizzano e mi viene un gran timore di Dio e dei suoi giudizi.

Leggete la lettera che segue, fratelli nel Signore, per conoscere gli effetti che provocano gli scandali negli animi dei santi, in quelli che temono il Signore e tremano davanti alla Sua Parola e che non ridono alle battute inserite nei sermoni (introduzione di Giuseppe Piredda).

 

[Pubblichiamo qui di seguito parte di una lettera di una sorella che era presente quando ha predicato Sara Eva Rozzini, e questo per mostrare che ci sono ancora dei credenti che assistendo a queste cose indecorose si rattristano e indignano, e le riprovano. (G.B.)]

‘L'ultima volta che ci andai fu tremenda'

Domenica 26 Luglio 2009

Ad un certo punto,dopo l'ennesimo cantico, fu terribile per me vedere una donna salire sul pulpito e PREDICARE!!!!

Non volevo credere ai miei occhi: davanti a me vedevo una ragazza davvero giovane parlare di investimenti che Dio ha fatto su di noi,del fatto che solo Dio doveva essere il nostro IDOLO ( ha usato questa testuale espressione),    di opportunità    che dovevamo usare per progredire di livello (sembrava, che stesse parlando di un videogioco) e di come, sebbene molte persone le dicessero che era la migliore lei si sentiva come tutti.

Credevo di essere in un incubo!! Non solo c'era una donna che predicava (quando chiaramente Paolo ci dice che la donna non può parlare in assemblea tranne che per profetizzare e pregare    e non può usare autorità) ma che addirittura parlava come una qualunque persona esibizionista del mondo.

Non so descrivere, davvero,quello che ho provato in quel momento. Ho sentito il mio cuore battere fortissimo e mi sono messa a piangere ( seppur trattenendomi) davanti a tanta perversione, malvagità e ipocrisia tra quelli che dovevano costituire il corpo di Cristo.

Quelli che facevano parte della comunità ridevano (il discorso infatti era infarcito di battute), si divertivano, non erano minimamente scossi dall'accaduto, anzi, ne sembravano compiaciuti.

Quando me ne sono andata ero tremendamente scossa e rattristata, ma Dio non mi ha abbandonato. Ho la grazia di aver conosciuto veri Fratelli del Signore pronti ad aiutarmi e a sostenermi in Cristo. Sono loro la mia comunità, non un edificio, non un organizzazione.

I veri Fratelli sono quelli che seguono la via del Signore e non quella del mondo.

Non ci sono compromessi.    (E qui vi faccio un ultimo rinvio a quella comunità,che, in tema di compromessi, promuove corsi di musica dal nome SCHOOL OF ROCK sul loro sito e ha formato un gruppo di giovani che con MIMO e DANZA dovrebbero evangelizzare nelle piazze).    Chi cerca compromessi è un ignavo e ha più a cuore gli occhi del mondo che gli occhi del Signore.

Mi sono convinta a scrivervi perché vorrei poter aiutare coloro i quali si sono trovati in una situazione simile alla mia.

Fratelli, il Signore non ci ha lasciato soli, pregate affinché possa permetterci di essere tutti riuniti su questa terra a celebrare il suo Nome!

Dio vi benedica

Chiara Maria

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