Home > Meditazioni e Insegnamenti

Com’è da intendere la parola preconosciuti?

27.04.2021

L’apostolo Paolo, tra l’altro, ha scritto queste parole ai santi di Roma:

«quelli che Egli ha PRECONOSCIUTI, li ha pure predestinati ad esser conformi all'immagine del suo Figliuolo» (Romani 8:29)

Nella Bibbia la parola ‘conoscere’ è usata con significati diversi, in base al contesto in cui è utilizzata.

Ad esempio, dov’è scritto che «Adamo CONOBBE Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino» (Genesi 4:1), la parola ‘conoscere’ non è usata con il senso di apprendimento a livello mentale, bensì fa riferimento ad un rapporto di amore e di affetto tra Adamo ed Eva, che è sfociato nel rapporto carnale, da cui è nato il primo uomo nato da donna: Caino.

Partendo dal fatto che la parola ‘conoscere’ può fare riferimento a diversi significati, in base al contesto e al concetto che Paolo vuole esprimere, è necessario compiere uno sforzo particolare, che nel nostro caso in esame va aldilà del semplice significato in lingua italiana, per comprendere il vero senso preciso della parola 'pre-conosciuti' (Diodati scrive ‘innanzi conosciuti’) nel passo sopracitato, e per farvelo comprendere in maniera semplice bisogna riflettere sul proponimento dell’elezione di Dio come esso ha origine. Quindi, basandoci sulla scelta fatta da Dio, sulla sua elezione, ci possiamo aiutare con dei passi che parlano della scelta che Dio ha fatto in riferimento al popolo d’Israele.

Ecco i passi su cui riflettere:

«Poiché tu sei un popolo consacrato all'Eterno, ch'è l'Iddio tuo; l'Eterno, l'Iddio tuo, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. L'Eterno ha riposto in voi la sua affezione e vi ha scelti, non perché foste più numerosi di tutti gli altri popoli, ché anzi siete meno numerosi d'ogni altro popolo; ma perché l'Eterno vi ama, perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri, l'Eterno vi ha tratti fuori con mano potente e vi ha redenti dalla casa di schiavitù, dalla mano di Faraone, re d'Egitto.» (Deuteronomio 7:6-8)

Quindi, gli eletti d’Israele, come pure i santi sotto la grazia a cui si riferisce Paolo scrivendo ai Romani, sono quelli su cui Iddio ha posto la sua affezione, e questo ancor prima della fondazione del mondo, ancor «prima che fossero nati e che avessero fatto alcun che di bene o di male, affinché rimanesse fermo il proponimento dell'elezione di Dio, che dipende non dalle opere ma dalla volontà di Colui che chiama» (Romani 9:11-12).

Quindi, sul passo di Romani in questione, la parola ‘innanzi conosciuti’ (parole usate da Diodati nella sua traduzione o preconoscere usata nella Riveduta Luzzi) si deve intendere come AFFEZIONE di Dio verso gli eletti che ha origine già dai tempi remoti della fondazione del mondo. Questo è il significato che si deve dare, per forza di cose, dal quale deriva il corretto significato di ciò che è scritto a riguardo di Adamo che CONOBBE Eva, il che presuppone e fa pensare all'affetto, all'amore di un marito verso la moglie, e comunque molto lontano dal mero significato che si riferisce all’apprendimento mentale.

Infatti, il significato della parola 'conoscere', quello normalmente inteso relativo all’apprendimento mentale che si può riferire al fatto che Dio non ignora l'esistenza, anzi sa molto bene chi sono sia gli eletti che gli empi. Iddio conosce, cioè non ignora, da sempre sia gli eletti che gli empi, perché Iddio è ONNISCIENTE, e se qualcuno si azzarda a dire che Dio conosce da prima solo gli eletti e non anche gli empi, STA INSULTANDO IDDIO e sta sminuendo la sua potenza e la Onniscienza, dimostrando in tal modo di non sapere chi sia realmente l’Iddio della Bibbia, disconoscendo i suoi attributi, le sue qualità e la sua potenza. Perciò non si può dare alla parola ‘pre-conosciuti’ il significato di ‘conosciuti prima’, ma bensì si deve dare il significato di ‘amati prima’ della fondazione del mondo.

Fratelli nel Signore, riflettete bene sulle parole della Bibbia, tenendo conto che, oltre al significato letterale della lingua italiana, alcune parole possono avere un loro significato proprio in base al contesto, che possono essere capite solo con uno studio profondo e totale della Parola di Dio, perché essa è nella sua somma ‘la verità’; quindi non disprezzatela in alcun modo e non opponetevi alla verità scritta in essa e non la contrastate, perché il Signore non si compiace degli stolti, né degli ignoranti e neppure di quelli che si rifiutano di progredire nella conoscenza.

Badate dunque a voi stessi, badate che nessuno vi seduca con vani ragionamenti.

Giuseppe Piredda