Ammonimento a coloro che hanno ricevuto i doni potenti di Dio
Un giorno Gesù disse queste parole, a cui tutti faranno bene di porre molta attenzione:
«Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne' cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demonî, e fatte in nome tuo molte opere potenti? E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d'iniquità. Perciò chiunque ode queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo avveduto che ha edificata la sua casa sopra la roccia. E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma ella non è caduta, perché era fondata sulla roccia.» (Matteo 7:21-25)
Un esempio dell'avverarsi di quei passi lo possiamo vedere leggendo la storia di Giuda Iscariot, il quale fu prima scelto come apostolo, poi fu mandato da Gesù con gli altri undici a cacciare i demoni e a guarire gli infermi, ma alla fine si trasformò in un ladro ed un traditore del Signore Gesù che lo aveva chiamato al ministerio. Le sacre Scritture ci fanno sapere anche quale fu la sua fine, che è quella di tutti i traditori, dei suicidi, dei ladri, e di coloro che fanno spazio al diavolo: andò a finire all’inferno!
Quindi, ponete mente a tutto quello che è scritto nella Parola di Dio e ricordatevi che più uno riceve dal Signore, e più gli sarà ridomandato indietro.
Cari nel Signore, badate bene a perseverare nella fede e anche nelle buone opere sino alla fine, affinché non vi succeda ciò che ha detto Gesù nel passo sopra citato, né ciò che accadde a Giuda Iscariot.
Vegliate, dunque, affinché le vostre opere siano trovate compiute al cospetto dell’Iddio vivente e vero.
Nessuno vi seduca con vani ragionamenti.
Giuseppe Piredda