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La Massoneria confutata:

“L’uomo e il peccato”

confutazione-massoneriaDottrina massonica

La Massoneria nega ed avversa fortemente la dottrina del peccato originale. Il massone Lorenzo Fusi, in un suo discorso sul tema «Supremazia della dottrina massonica», pronunciato nella Loggia Roma di Roma,  in seduta d’istruzione massonica, nel 1950, parlando del peccato originale lo chiamò, insieme agli altri dogmi della Chiesa «leggende mitologiche», «imposture», «piedistallo, sia pure d’argilla, sul quale poggia tutta la fede giudaicocristiana. Ed affermò: «Si tolga questo mito alla credenza cattolica e si vedrà crollare di colpo tutta l’impalcatura dogmatica del cattolicesimo [...] (perché) il dogma del peccato originale  postula logicamente il dogma della redenzione; la redenzione postula la venuta di un messia redentore, proclamata e preannunciata da una serie di grandi profeti giudaici le cui profezie gli evangelisti trassero ad avvalorare il messianismo cristiano [...]. Ma queste verità assolute e immutabili di santa madre chiesa,  non  sono la Verità verso la quale ci incamminiamo noi. Ben altre verità ci rivelò e ci viene rivelando il progresso del pensiero svincolatosi dai ceppi della tradizione: basti mentovare, per limitarci al solo Evo Moderno, alcuni dei più famosi nomi quali Giordano Bruno, Campanella, Galilei, Keplero, Spinoza, Leibniz, Locke, Vico, Voltaire, per vedere in quali nuovi profeti si proiettò quell’altra non meno divina ispirazione e illuminazione, che fece crollare tutte le pretese verità bibliche» (Ed. L.E.D.A., Roma 1950, pag. 13-14).

E  di  conseguenza  la  Massoneria  nega  che  la  natura  dell’uomo  sia  depravata. L’importante massone Robert Macoy (1815-1895) ha affermato: ‘La Massoneria non insegna neppure che la natura umana è  una cosa depravata, come le rovine di una costruzione una volta fiera. Molti pensano che l’uomo era  una volta un essere perfetto ma che attraverso una inimmaginabile catastrofe morale egli diventò corrotto fino all’ultima fibra del suo essere, cosicché senza qualche tipo di aiuto soprannaturale o miracoloso dall’esterno egli non può mai da se stesso fare, o dire, o pensare, o essere alcuna cosa tranne ciò che è deformato, spregevole e orribile’ (H. L. Haywood, The Great Teachings of Masonry [I Grandi Insegnamenti della Massoneria], Richmond. Va.: Macoy Publishers and Supply Co., 1971, pag. 138-139).

Ma c’è di più: la Massoneria afferma che quello che la Bibbia chiama ‘il peccato di Adamo’ non fu altro che una ribellione di Adamo contro ‘i Demoni’, i quali gli avevano vietato di mangiare il frutto della conoscenza del bene e del male, ribellione a cui Adamo fu indotto da ‘un Angelo di luce’ (così viene chiamato il serpente e quindi Satana) il quale ‘angelo’ in questa maniera diede ad Adamo ‘il mezzo della vittoria’, per cui il peccato di Adamo fu il mezzo della vittoria su Dio. In altre parole, tramite la sua ribellione contro ‘i Demoni’, che Adamo compì perché vi fu indotto da un angelo di luce, Adamo fu illuminato e iniziato alla vera religione che ovviamente è la Massoneria!

L’uomo, quindi, secondo i Massoni, non è un essere che pecca trasgredendo la legge di Dio, perché è un essere depravato, e che quindi essendo schiavo del peccato ha bisogno di essere affrancato  dal  peccato;  ma  è  un  essere  ’rozzo  e  imperfetto  per  natura’  che  ha bisogno  di perfezionarsi: ‘La  perfezione è di già all’interno. Tutto ciò che viene richiesto è rimuovere la ruvidità, le escrescenze, spogliando i nostri cuori e le nostre coscienze di tutti i vizi e di tutte le superfluità della vita per mostrare il perfetto uomo e Massone che è dentro’ (Carl H. Claudy, Little Masonic Library 4, Richmond, Va.: Macoy Publishers and Supply Co., 1946, pag. 51).

I massoni quindi negano la realtà del peccato come la presenta la Bibbia, e pensano che l’uomo possa vincere da sé qualsiasi ‘difetto’ e ‘vizio’ tramite una maggiore illuminazione, che appunto si può  sperimentare nella Massoneria. E questo perché secondo i massoni, l’uomo ha in sé la capacità  o  è  in  grado  di  perfezionarsi,  il  che  significa  che  per  compiere  questa  opera  di perfezionamento egli non ha bisogno di appoggiarsi sull’opera espiatoria compiuta da Gesù Cristo. Tuttavia nell’ottenere il grado  di  Maestro  Massone,  il simbolismo  implica  che  la  persona sia redenta dalla morte del peccato e dall’inquinamento del peccato. In effetti, l’ottenimento del grado di Maestro nella Massoneria è considerato una sorta di rigenerazione o nuova nascita.

Confutazione

L’uomo è un essere completamente depravato sotto il dominio del peccato ed ha bisogno di essere salvato, e questa salvezza si ottiene soltanto mediante la fede in Gesù Cristo

La Scrittura invece dice che tramite il peccato commesso dal primo uomo (che era una creatura retta) la sua natura diventò una natura totalmente depravata e corrotta al servizio del peccato, e quindi da allora essendo che il peccato è passato su ogni uomo, tutti hanno peccato e sono sotto la condanna divina.

Il peccato commesso dal primo uomo è raccontato dalla Scrittura in questi termini: “Or il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l’Eterno Iddio aveva fatti; ed esso disse alla donna:

‘Come! Iddio v’ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?’ E la donna rispose al serpente: ‘Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; ma del frutto dell’albero ch’è in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire’. E il  serpente  disse  alla  donna:  ‘No,  non  morrete affatto;  ma  Iddio  sa  che  nel  giorno  che  ne mangerete, gli occhi vostri s’apriranno, e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male’. E la donna vide che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi, ch’era bello a vedere, e che l’albero era desiderabile per diventare intelligente; prese del frutto, ne mangiò, e ne dette anche al suo  marito ch’era con  lei,  ed  egli  ne  mangiò.  Allora  si  apersero  gli  occhi  ad  ambedue,  e s’accorsero ch’erano ignudi; e cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture” (Genesi 3:1-7).

Il serpente antico dunque, non è per nulla un portatore di luce (quasi che tramite quell’atto che egli indusse Adamo a compiere contro Dio l’uomo fu illuminato), ma semmai un portatore di tenebre, perché tramite  quella seduzione che egli operò verso la donna e nella quale la donna cadde, trascinando poi suo marito alla disubbidienza, le tenebre si sono diffuse in tutto il mondo: e sotto la potestà di queste tenebre ci  sono anche i Massoni, che chiamano luce ciò che è tenebre, e tenebre ciò che è luce e quindi sono tra coloro a cui la Scrittura dice “Guai a loro”.

Il fatto che tramite quella disobbedienza il peccato e la condanna si sono estesi a tutti gli uomini è confermato dall’apostolo Paolo ai Romani quando dice: “Perciò, siccome per mezzo d’un sol uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato v’è entrata la morte, e in questo modo la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato… con un sol fallo la condanna si è estesa a tutti gli uomini, ….  per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori …. , così anche per l’ubbidienza d’un solo, i molti saran costituiti giusti” (Romani 5:12,18, 19).

Quindi – come afferma sempre la Scrittura – i disegni del cuore dell’uomo sono malvagi sin dalla sua fanciullezza (Genesi 8:21), in quanto gli uomini sono stati formati nell’iniquità e concepiti nel peccato (Salmo 51:5). Essi sono dunque servi del peccato, che li ripaga con la morte in quanto il salario del  peccato è la morte (Romani 6:23), e perciò sono morti nei loro falli e nelle loro trasgressioni. E il servizio che essi rendono al peccato li rende anche nemici di Dio.

L’uomo dunque ha bisogno di essere salvato dal peccato, vivificato e riconciliato con Dio, e la salvezza, la vivificazione e la riconciliazione con Dio l’uomo le ottiene quando si ravvede e crede che Gesù Cristo è morto per i nostri peccati e risuscitato a cagione della nostra giustificazione.

La salvezza dal peccato che Cristo opera nell’uomo che si ravvede e crede coincide con la rigenerazione o nuova nascita, che consiste in una resurrezione spirituale che sperimenta l’uomo morto nei suoi peccati e nei suoi falli per mezzo della Parola di Dio e dello Spirito Santo. Nuova nascita che permette all’uomo di essere spiritualmente vivo e di avere comunione con Dio. Gesù parlò della nuova nascita ad un dottore dei Giudei di nome Nicodemo, al quale disse che se uno non è nato di nuovo non può nè vedere e neppure entrare nel regno di Dio (cfr. Giovanni 3:1-5).

I Massoni dunque errano grandemente, e non può essere altrimenti visto che hanno rigettato di sottomettersi alla Parola di Dio. E  quindi la loro cosiddetta rigenerazione o nuova nascita è menzogna.

[Tratto dal libro "La Massoneria smascherata. Contro l'infiltrazione e l'influenza di questa diabolica istituzione nelle Chiese Evangeliche", scritto da Giacinto Butindaro e pubblicato nella rete il 17 dicembre 2012]

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