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Parlare in altre lingue dallo Spirito santo
«E tutti i credenti circoncisi che erano venuti con Pietro, rimasero stupiti che il dono dello Spirito Santo fosse sparso anche sui Gentili; poiché li udivano parlare in altre lingue, e magnificare Iddio.» (Atti 10:45-46)
Fratelli nel Signore, purtroppo avendo letto in una bacheca facebook di un noto ‘antipentecostale’ sulla quale ha scritto che la promessa dello Spirito santo, in riferimento a quella fatta da Gioele (cfr. Gioele 2:28) e ricordata da Giovanni Battista, da Gesù e da Pietro, era solo per i Giudei, e non anche ai Gentili, mi sono sentito di rispondere a questa affermazione falsa che nulla ha a che fare con la sana dottrina, con quanto è insegnato dalla Parola di Dio.
Questa affermazione è falsa ed è facilmente dimostrabile con dei semplici passi, senza fare ricorso al ‘Greek Bombing’ come fanno taluni, i quali non potendo dimostrare con le sole Scritture di avere ragione, fanno ricorso alla loro sapienza carnale e alla filosofia umana per cercare di stornare i santi dalla via della verità. Ma un tale uomo non riuscirà nel suo intento, perché Iddio veglia sulla Sua Parola e la porterà a compimento e la farà intendere a coloro che Egli gradisce, all’uomo umile di cuore e di buona coscienza.
Iniziamo dall’inizio, con il passo di Gioele e vedremo che egli rivolge la promessa anche ai Gentili, infatti dice:
«E, dopo questo, avverrà che io spanderò il mio spirito SOPRA OGNI CARNE, e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profetizzeranno, i vostri vecchi avranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni.» (Gioele 2:28)
Le parole ‘SOPRA OGNI CARNE’ si riferiscono anche ai Gentili, perché il significato è appunto quello di non escludere NESSUN POPOLO, NESSUNA TRIBU’, NESSUNO PER DISCENDENZA CARNALE.
Se la promessa era rivolta soltanto al popolo d’Israele, non avrebbe utilizzato le parole: “SOPRA OGNI CARNE”.
Ancora, leggiamo le parole di Pietro, sempre in riferimento alla Promessa dello Spirito santo fatta agli Ebrei e ai Gentili, la stessa che esperimentarono i circa centoventi il giorno della pentecoste.
Ascoltiamo dalla penna di Luca ciò che disse Pietro:
«Poiché per voi è la promessa, e per i vostri figliuoli, e per tutti quelli che son lontani, per quanti il Signore Iddio nostro ne chiamerà.» (Atti 2:39)
Pietro rivolge la promessa prima di tutto ai Giudei che ascoltavano, poi ai loro figlioli, ai discendenti degli Ebrei, e poi rivolge la promessa dello Spirito santo ai Gentili, infatti le parole: “PER TUTTI QUELLI SONO LONTANI” è riferito ai Gentili, a coloro, cioè, che non fanno parte per discendenza carnale al popolo Ebraico.
Il concetto che le parole “QUELLI CHE SONO LONTANI” è riferito ai Gentili, viene spiegato chiaramente da Paolo nella epistola agli Efesini. Eccovi cosa dice l’apostolo dei Gentili:
«Perciò, ricordatevi che un tempo voi, Gentili di nascita, chiamati i non circoncisi da quelli che si dicono i circoncisi, perché tali sono nella carne per mano d’uomo, voi, dico, ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele ed estranei ai patti della promessa, non avendo speranza, ed essendo senza Dio nel mondo. Ma ora, in Cristo Gesù, voi che già eravate lontani, siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo. Poiché è lui ch’è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto un solo ed ha abbattuto il muro di separazione con l’abolire nella sua carne la causa dell’inimicizia, la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, affin di creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo la pace; ed affin di riconciliarli ambedue in un corpo unico con Dio, mediante la sua croce, sulla quale fece morire l’inimicizia loro. E con la sua venuta ha annunziato la buona novella della pace a voi che eravate lontani, e della pace a quelli che eran vicini. Poiché per mezzo di lui e gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un medesimo Spirito.» (Efesini 2:11-18)
Queste parole di Paolo ci fanno chiaramente capire che i Gentili sono definiti dalle Scritture anche con le parole: “COLORO CHE ERANO LONTANI”, ma dice anche che dei due popoli sono diventati un popolo solo in Cristo; coloro che erano vicini (GLI EBREI) e coloro che erano lontani (I GENTILI) hanno accesso al Padre celeste nello stesso Spirito, quindi, si può tranquillamente dire, anche con questo passo, che la promessa dello Spirito santo per gli ebrei è la medesima per i Gentili.
Ma veniamo, ora, ad un caso pratico dell’adempimento della promessa, lo spargimento dello Spirito santo sopra Cornelio e la sua famiglia, che erano Gentili. Pietro rivolto a Cornelio e a quelli della sua famiglia gli disse:
«E disse loro: Voi sapete come non sia lecito ad un Giudeo di aver relazioni con uno straniero o d’entrare da lui; ma Dio mi ha mostrato che non debbo chiamare alcun uomo immondo o contaminato.» (Atti 10:28)
Mentre Pietro parlava loro del Signore, accadde questo:
«Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo cadde su tutti coloro che udivano la Parola.» (Atti 10:44)
Ed è a cagione di questa esperienza, dello spargimento dello Spirito santo anche sopra i Gentili che i Giudei che erano con Pietro rimasero stupiti, meravigliati. Eccovi come riporta il loro sbigottimento la penna di Luca:
«E tutti i credenti circoncisi che erano venuti con Pietro, rimasero stupiti che il dono dello Spirito Santo fosse sparso anche sui Gentili; poiché li udivano parlare in altre lingue, e magnificare Iddio.» (Atti 10:45-46)
Vedete, dunque, come la Scrittura ci conferma pienamente e senza dubbi che la medesima promessa dello Spirito santo che hanno ricevuto i circa centoventi il giorno della pentecoste è stata ricevuta anche dai Gentili.
Nulla di strano, perché Pietro lo disse chiaramente che la promessa era rivolta anche ai Gentili, a quelli, cioè, che erano ‘lontani’.
Ora vi dimostrerò, con le Scritture, che lo Spirito santo che è stato sparso il giorno della pentecoste sui circa centoventi era la medesima promessa che si è adempiuta anche sopra Cornelio e la sua famiglia.
Pietro racconta così, sempre per il tramite della penna di Luca, ciò che accadde a casa di Cornelio:
“E come avevo cominciato a parlare, lo Spirito Santo scese su loro, com’era sceso su noi da principio. Mi ricordai allora della parola del Signore, che diceva: “Giovanni ha battezzato con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo”. Se dunque Iddio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato anche a noi che abbiam creduto nel Signor Gesù Cristo, chi ero io da potermi opporre a Dio?” (Atti 11:15-17)
Vedete, fratelli, i molteplici accostamenti che fa Pietro tra la loro esperienza vissuta il giorno della Pentecoste e l’esperienza ricevuta da Cornelio e la sua famiglia.
Ho scritto questa breve meditazione in difesa della verità, perché quando sento parlare contro la verità lo spirito mio s’inacerbisce, e provo una grande sofferenza perché taluni falsi dottori insegnano delle falsità così grossolane che basta solo un pochino di conoscenza biblica per svergognarli, eppure molti vanno dietro ancora a questi cianciatori che cercano, con le loro parole piene di sapienza umana e di filosofia, di distogliere molti tra i santi dal richiedere la GLORIOSA PROMESSA DI DIO DEL DONO DELLO SPIRITO SANTO.
Costoro operano come operò Elima il mago, che cercò di stornare dalla verità del messaggio di Paolo il proconsole Sergio Paolo, come sta scritto:
“Ma Elima, il mago (perché così s’interpreta questo suo nome), resisteva loro, cercando di stornare il proconsole dalla fede.” (Atti 13:8)
Questi falsi ministri non è che applicano le loro forze e la loro sapienza alla resistenza contro ai malvagi e alla contaminazione della chiesa in mezzo al mondo, piuttosto resistono a coloro che ANNUNZIANO UNA GRANDE PROMESSA DI DIO al suo popolo, Gentili e Giudei. Costoro cercano di stornare i santi dalla PROMESSA DI DIO.
Fratelli, guardatevi da tali uomini e, oltre che guardarvi da loro, ammoniteli severamente quando li incontrate, perché non stanno facendo la volontà di Dio!
Vero è che sulle lingue e il battesimo con lo Spirito santo ci sono molte false manifestazioni che provocano molto scandalo, ma questi scandali non annullano per nulla la Parola di Dio. Bisogna piuttosto imparare a riconoscere il vero dal falso, come anche ci sono falsi fratelli, falsi dottori, falsi pastori, ma questo non toglie assolutamente che ci siano anche i veri fratelli, i veri dottori, i veri pastori.
Fratelli nel Signore, mi rivolgo a voi che siete stati sedotti e allontanati dalla PROMESSA DI DIO dello Spirito santo, pregate Iddio, non date pace alle vostre membra e ai vostri occhi fino a quando non saprete la verità. Cercate, studiate le Scritture e inginocchiatevi e pregate Iddio con insistenza fino a quando Egli non vi risponderà, e non temete nulla, perché il maligno si mantiene lontano dalle preghiere fatte col cuore, e Dio non vi metterà di certo nelle sue mani, come è scritto:
“E chi è quel padre tra voi che, se il figliuolo gli chiede un pane, gli dia una pietra? O se gli chiede un pesce, gli dia invece una serpe? Oppure anche se gli chiede un uovo, gli dia uno scorpione? Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figliuoli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo domandano!” (Luca 11:11-13)
Salvato per grazia mediante la fede in Cristo Gesù: Giuseppe Piredda