Che cosa significa che il Consolatore convincerà il mondo quanto alla giustizia e quanto al giudizio (Giovanni 16:8-11)?

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Vediamo innanzi tutto cosa ha detto precisamente Gesù. Egli nella notte in cui fu tradito disse ai suoi discepoli: "Pure, io vi dico la verità, egli v'è utile ch'io me ne vada; perché, se non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo manderò. E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché me ne vo al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato" (Giov. 16:7-11).

Gesù sapeva che presto sarebbe stato crocifisso, e che da quel momento il mondo non lo avrebbe più visto, lo avrebbero rivisto solo i suoi discepoli dopo che egli sarebbe risorto. Ma egli sapeva anche che sarebbe giunto il momento in cui avrebbe lasciato i suoi discepoli per tornare al Padre che lo aveva mandato. Ma questa sua dipartita era necessaria affinché venisse lo Spirito Santo, infatti lo Spirito Santo o il Consolatore non avrebbe potuto essere mandato fino a che Gesù non sarebbe asceso in cielo. E quando Egli sarebbe venuto, tra le altre cose avrebbe convinto il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio e questo Egli fa tuttora.

Quanto al peccato perché il mondo non crede in Gesù Cristo, ma lo Spirito in maniera potente e imperscrutabile gli fa capire che non credere in Gesù è un peccato, significa trasgredire un ordine di Dio e cioè quello di credere nel suo Figliuolo Gesù Cristo, significa fare Dio bugiardo perché non si crede alla testimonianza che Egli ha resa circa il suo Figliuolo. Quanto alla giustizia perché fa capire al mondo che Gesù è tornato al Padre dopo avere compiuto l'opera ordinatagli dal Padre (e quindi noi suoi discepoli adesso non lo vediamo); e quanto al giudizio perché fa capire al mondo che il principe di questo mondo, cioè il diavolo, è stato vinto e distrutto dal Signore Gesù; e come? mediante la Sua morte infatti è scritto nell'epistola agli Ebrei: "Poiché dunque i figliuoli partecipano del sangue e della carne, anch'egli vi ha similmente partecipato, affinché, mediante la morte, distruggesse colui che avea l'impero della morte, cioè il diavolo, e liberasse tutti quelli che per il timor della morte erano per tutta la vita soggetti a schiavitù" (Ebr. 2:14-15).

Naturalmente tutti coloro che vengono convinti dallo Spirito Santo di queste cose, diventano figli di Dio mediante la loro fede in Gesù Cristo. Cessano dunque di appartenere al mondo per appartenere a Colui che è morto e risorto per loro.

Butindaro Giacinto


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