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L’argomento più importante della Bibbia è questo: la salvezza dell’anima.
Tutta la questione attinente alla salvezza ha avuto inizio subito dopo la creazione della terra, dell’uomo e della donna. Inizialmente l’uomo e la donna erano esseri puri, senza peccato, quindi erano per questo graditi a Dio, erano in COMUNIONE continua con Dio. Infatti, a conferma di ciò, è scritto questo, per significare che non c’era nulla che turbava la loro coscienza, che non avevano nessuna paura di Dio, perché la loro anima era senza peccato:
«E l’uomo e la sua moglie erano ambedue ignudi e non ne aveano vergogna.» (Genesi 2:25)
Poi Iddio diede questo comandamento:
«E l’Eterno Iddio diede all’uomo questo comandamento: ‘Mangia pure liberamente del frutto d’ogni albero del giardino; ma del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai’.» (Genesi 2:16-17)
L’uomo e la donna trasgredirono il comandamento di Dio e mangiarono di quel frutto che era stato vietato loro, perché sono stati sedotti dal serpente antico, che è il diavolo, Satana. Nel giorno che ne ebbero mangiato avvenne esattamente quello che Dio aveva detto, cioè a causa della loro disubbidienza MORIRONO SPIRITUALMENTE. Il peccato provoca appunto questo: la morte spirituale.
L’apostolo Paolo scrive, parlando della conseguenza che subì tutta l’umanità discendente di Adamo ed Eva:
«Che dunque? Abbiam noi qualche superiorità? Affatto; perché abbiamo dianzi provato che tutti, Giudei e Greci, sono sotto il peccato, siccome è scritto: Non v’è alcun giusto, neppure uno. Non v’è alcuno che abbia intendimento, non v’è alcuno che ricerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti son divenuti inutili. Non v’è alcuno che pratichi la bontà, no, neppur uno. La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno usato frode; v’è un veleno di aspidi sotto le loro labbra. La loro bocca è piena di maledizione e d’amarezza. I loro piedi son veloci a spargere il sangue. Sulle lor vie è rovina e calamità, e non hanno conosciuto la via della pace. Non c’è timor di Dio dinanzi agli occhi loro.» (Romani 3:9-18)
Quindi, riassumendo quanto detto finora, per il fatto che Adamo ed Eva hanno peccato (conosciuto come “peccato originale”), tutti gli uomini sono corrotti e in loro non abita alcun bene; essi sono incapaci di fare il bene e di piacere a Dio per le loro opere meritorie, perché tutti gli uomini SONO MORTI SPIRITUALMENTE a cagione del peccato di Adamo.
Ma Iddio, nella sua misericordia, soccorre gli uomini, Egli ha stabilito di salvare e DI VIVIFICARE gli uomini che sono morti nel peccato, per mezzo della sua grazia, mediante la fede nell’Evangelo di Gesù di Nazareth, il Cristo di Dio, secondo quanto è scritto:
«Ora, però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata una giustizia di Dio, attestata dalla legge e dai profeti: vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti i credenti; poiché non v’è distinzione, difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio, e son giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù, il quale Iddio ha prestabilito come propiziazione mediante la fede nel sangue d’esso, per dimostrare la sua giustizia, avendo Egli usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; per dimostrare, dico, la sua giustizia nel tempo presente; ond’Egli sia giusto e giustificante colui che ha fede in Gesù. Dov’è dunque il vanto? Esso è escluso. Per qual legge? Delle opere? No, ma per la legge della fede; poiché noi riteniamo che l’uomo è giustificato mediante la fede, senza le opere della legge.» (Romani 3:21-28)
«Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d’opere, affinché niuno si glorî;» (Efesini 2:8-9)
Pertanto, è un dato di fatto che tutti gli uomini sono morti spiritualmente a causa del peccato di Adamo e, a quel peccato, si devono aggiungere quelli commessi direttamente da ciascuno. Per tale motivo occorreva che avvenisse qualcosa che RIGENERASSE SPIRITUALMENTE i peccatori morti nei falli e nei peccati, che desse la vita a quelle persone che sono MORTE spiritualmente in Adamo. Da quanto abbiamo letto, la vita spirituale la si può ricevere solo per grazia, mediante la fede in Cristo Gesù, per mezzo della RIGENERAZIONE SPIRITUALE che compie lo Spirito santo, quando Egli vincendo ogni resistenza, entra ad abitare nell’uomo, producendo in lui LA NUOVA NASCITA. È solo grazie a quell’esperienza, da quel momento si diventa cristiani veri, spiritualmente vivi, perché in loro viene messa la fede vera nel sacrificio di Cristo Gesù e il peccato viene rimesso, lavato, pulito dall’anima. Sta scritto che senza spargimento di sangue non vi è REMISSIONE dei peccati, per tale motivo Gesù, l’Agnello di Dio, è quel sacrificio con spargimento di sangue che permette, per mezzo della fede in esso, di ottenere la purificazione dei peccati.
Della nuova nascita, necessaria ad annullare la morte provocata dal peccato di Adamo ed Eva, ne parla anche Gesù a Nicodemo in questi termini:
«Gesù gli rispose dicendo: In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio. Nicodemo gli disse: Come può un uomo nascere quand’è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel seno di sua madre e nascere? Gesù rispose: In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne, è carne; e quel che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti maravigliare se t’ho detto: Bisogna che nasciate di nuovo. Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né d’onde viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito.» (Giovanni 3:3-8)
Quando si riceve la nuova nascita, dentro ci si sente diversi, santi, puri dal peccato, pieni di amore prima verso Dio e la Sua Parola, poi verso tutti gli uomini, principalmente verso i fratelli, che sono stati anch’essi rigenerati spiritualmente dallo Spirito santo. Tutto diventa nuovo, gli occhi spirituali si aprono, il cuore è mutato, e questa novità di vita la notano anche gli altri che gli stanno accanto. Interiormente si sente una pace profonda, gioia e serenità, non c’è più alcuna paura del giudizio di Dio, perché per mezzo della fede si è certi che Gesù Cristo ha pagato per i peccati e questi sono stati rimessi, gratuitamente, senza alcuna opera e senza alcun merito, ma solo per la grazia di Dio, e ciò è il dono di Dio.
Dal momento in cui si viene rigenerati spiritualmente, si comincia un cammino nuovo, di santificazione, di crescita nella conoscenza della volontà di Dio attraverso lo studio della Sua Parola, oltre a ricevere la forza di volontà per metterla in pratica.
Benché le opere non portano alla salvezza, è dalle opere che una persona compie che gli altri possono vedere che egli veramente è cambiato, nato di nuovo, salvato e si impegna ad operare la giustizia. Senza le opere conseguenti alla rigenerazione spirituale, la fede è morta scrive Giacomo, essa è inutile.
Per quanto finora è stato detto, per ottenere la salvezza, ciò che tutti gli uomini devono fare è domandare a Dio, in preghiera in ginocchio nella propria cameretta, riconoscendosi peccatori, che gli venga concessa la grazia di nascere di nuovo e di ottenere il perdono dei peccati, con la promessa di impegnarsi a non commettere le cose che dispiacciono a Dio. La salvezza, o nuova nascita, o rigenerazione spirituale, non dipende da un gruppo religioso o da altre persone, ma dipende da Dio, SOLO DA DIO. Quindi, ogni uomo deve rivolgersi a Lui direttamente, a casa propria, e non ci sono altre vie, non ci sono altre porte, l’univa via e l’unica porta che mena alla salvezza è Gesù Cristo, e a Lui bisogna rivolgersi per ottenere la nuova nascita e il perdono dei peccati. Questa supplicazione dovrà essere rivolta a Dio con insistenza, tutti i giorni, pregando e leggendo il nuovo testamento, fino a quando Iddio non si commuove e concede la Nuova nascita a chi gliela domanda.
Su queste parole, principalmente sui passi biblici che ho citato, si devono concentrare e riflettere attentamente coloro che non hanno ancora conosciuto il Signore Gesù Cristo e non sono stati perdonati dei loro falli e dei loro peccati. Se costoro vogliono piacere a Dio e ricevere la salvezza, già su questa terra, per mezzo della fede e facendo morire ogni dubbio.
Badate dunque come ascoltate.
Giuseppe Piredda