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Nel Vangelo di Luca sta scritto:
«Io son venuto a gettare un fuoco sulla terra; e che mi resta a desiderare, se già è acceso? […]
Pensate voi ch’io sia venuto a metter pace in terra? No, vi dico; ma piuttosto divisione; perché, da ora innanzi, se vi sono cinque persone in una casa, saranno divise tre contro due, e due contro tre; saranno divisi il padre contro il figliuolo, e il figliuolo contro li padre; la madre contro la figliuola, e la figliuola contro la madre; la suocera contro la nuora, e la nuora contro la suocera.» (Luca 12:49, 51-53)
Queste parole di Gesù ci fanno capire che dal momento in cui un credente inizia a fare la volontà di Dio, ad osservare i Suoi Comandamenti e a rinunciare ai compromessi con il mondo che contrastano con la Verità, avviene, per forza di cose, che ci sia una DIVISIONE tra l’uomo CARNALE, che vuole vivere seguendo i desideri della carne, e l’uomo SPIRITUALE, che desidera vivere osservando i comandamenti di Dio e seguendo i buoni sentimenti dello Spirito santo, rinunciando a tutto ciò che appartiene a questo mondo e che può distrarlo dal servire Iddio e può contaminarlo e rallentarne il suo cammino spirituale.
Infatti, ciò che è santo in modo naturale tende sempre a dividersi e a separarsi da tutto ciò che è contaminato e impuro; pertanto, sta avvenendo che i fratelli che vogliono vivere piamente in Cristo si stanno separando da coloro che sono disordinati, adulteri, fornicatori, oltraggiatori, amanti del denaro, idolatri e altro ancora, perché non hanno gli stessi sentimenti, non hanno la stessa mente, in quanto gli uni tendono a fare il male, gli altri a fare la volontà di Dio. Quindi, la DIVISIONE, per forza di cose deve avvenire, perché coloro che sono spirituali non hanno comunione con coloro che sono carnali.
Se nella Chiesa i pastori fossero VERAMENTE dei servitori di Dio, provvederebbero ad insegnare e trasmettere ai santi i comandamenti di Dio, quelli scritti nella Bibbia e che gli apostoli hanno insegnato, applicherebbero persino la disciplina nella Chiesa, e lascerebbero stare i precetti umani, gli statuti e i regolamenti dell’organizzazione. I disordinati e i ribelli sarebbero ammoniti, messi sotto disciplina e nei casi limite, come ad esempio per l’adulterio e la fornicazione, se non si pentissero e non mutassero vita, verrebbero cacciati via dalla comunità e dalla comunione coi santi, e sarebbero estromessi dalla vita comunitaria della Chiesa, com’è giusto che sia, perché un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta.
Purtroppo, però, nella Chiesa oggi non avviene come ho descritto qui sopra, al contrario, molti pastori non insegnano ciò che sta scritto nella Parola di Dio, sono corrotti e sviati quanto alla verità delle sacre Scritture, e per tali motivi tendono a TENERSI i disordinati e gli adulteri in comunità, provvedendo ad ammonire solo coloro che si santificano e vogliono attenersi strettamente alla Parola di Dio, accusandoli persino di voler dividere la Chiesa. Quindi, se in una comunità le cose stanno nella maniera che ho esposto, allora i santi che vogliono fare VERAMENTE la volontà di Dio hanno l’obbligo, sottolineo e ripeto: “HANNO L’OBBLIGO E NON LA FACOLTA’”, di uscirsene da tali comunità, per riunirsi nelle case con quei fratelli che come loro temono Iddio, fuggono il male, non vogliono conformarsi al presente secolo e non vogliono essere amici del mondo, perché chi si rende amico del mondo si rende nemico di Dio, infatti è scritto:
«O gente adultera, non sapete voi che l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.» (Giacomo 4:4)
Alla luce di quanto detto sopra, tutti i santi devono sapere che sono chiamati a fare delle scelte, o a scegliere di stare nella comunità, dove viene amato il mondo e dove vengono insegnate dottrine umane e dannose per l’anima di coloro che ascoltano, o bisogna uscire da tali comunità disordinate e mal condotte, per cominciare a riunirsi nelle case, nella stessa maniera come si faceva anticamente, come anche sta scritto nella Bibbia:
«Salutate anche la chiesa che è in casa loro …» (Romani 16:5)
«Le chiese dell’Asia vi salutano. Aquila e Priscilla, con la chiesa che è in casa loro, vi salutano molto nel Signore.» (1 Corinzi 16:19)
«Salutate i fratelli che sono in Laodicea, e Ninfa e la chiesa che è in casa sua.» (Colossesi 4:15)
«e alla sorella Apfia, e ad Archippo, nostro compagno d’armi, alla chiesa che è in casa tua, grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signor Gesù Cristo.» (Filemone 1:2-3)
Fratelli nel Signore, vedete, dunque, a cosa si riferiva Gesù quando parlava di portare DIVISIONE? Egli si riferiva al fatto che i santi devono separarsi, DIVIDERSI da coloro che sono corrotti e sviati quanto alla verità della Parola di Dio, perché tra gli sviati di cuore e i santi non c’è comunione, non c’è da intendersi, non si può camminare assieme.
Sappiate, fratelli, che i corrotti e gli sviati di cuore non crescono spiritualmente, non possono smettere di peccare e sono incapaci di fare la volontà di Dio e non piacciono a Dio, e con costoro non si può camminare. Fate attenzione a camminare con gli adulteri e a vivere con loro come se nulla fosse avvenuto, perché la volontà di Dio è quella di non avere relazioni con costoro che vivono nel peccato, infatti sta scritto:
«ma quel che v’ho scritto è di non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, o un avaro, o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un rapace; con un tale non dovete neppur mangiare.» (1 Corinzi 5:11).
E ancora:
«Or, fratelli, noi v’ordiniamo nel nome del Signor nostro Gesù Cristo che vi ritiriate da ogni fratello che si conduce disordinatamente e non secondo l’insegnamento che avete ricevuto da noi.» (2 Tessalonicesi 3:6)
Avete, letto, dunque, gli ordini che Dio ha dato attraverso l’apostolo Paolo ai santi, e quando ad essere disordinati, ribelli ed ostinati sono la maggioranza nella comunità, quando è il pastore che è corrotto quanto alla verità e insegna una dottrina MALSANA, allora non rimane che ritirarsi dalla comunità, per cominciare a riunirsi nelle case.
Quindi, fratelli, fate come Gesù ci ha insegnato, cioè bisogna essere uniti con tutto il cuore con quei fratelli in Cristo che desiderano osservare la Parola di Dio, che amano e osservano i comandamenti di Dio; ma ha pure insegnato ed esortato a separarsi da coloro che facendosi chiamare fratelli sono disordinati quanto alla condotta, e sono ostinati quanto alla sana dottrina e non vogliono assolutamente fare la volontà del Padre, non vogliono sottomettersi alla Parola di Dio, ma trovano piacere nei divertimenti e in tutti i piaceri della vita, senza rinunce.
Ricordatevi, fratelli, che qualora i disordinati e i corrotti quanto alla verità esortano all’unità e al pari consentimento, in realtà stanno esortando i santi a LASCIARE la via di Dio per seguire la loro via corrotta, affinché cessino di manifestare la verità di Dio con le loro parole e la loro condotta; non intendono per nessuna ragione di essere uniti nella Parola di Dio, perché sono corrotti e si sono gettati i comandamenti di Dio dietro le spalle. Questo richiamo del maligno è una prova per i santi, con il quale il Signore vuole vedere se essi preferiscono obbedire a Dio e alla Sua Parola, oppure vogliono disubbidire ai suoi comandamenti e seguire le persone care, il pastore, i parenti e altri. Vi esorto, quindi, fratelli, ad affrontare e superare questa prova, e di prendere la decisione giusta, quella che piace al Signore e non quella che vi porta a calpestare la verità e le Scritture sacre; se state frequentando una comunità sviata quanto alla verità, allora dovete abbandonarla, perché questo vuole il Signore Gesù Cristo.
La vera unità tra i cristiani va ricercata solo nella verità della Parola di Dio e nel medesimo sentimento di santificarsi e di fare il bene, astenendosi da ogni specie di male e da ogni mala apparenza.
Fratelli nel Signore, non fatevi ingannare dall’uso che taluni fanno della parola “UNITÀ”, perché gli sviati quanto alla fede e i corrotti quanto alla condotta, proferiscono con la loro bocca delle cose dolci e lusinghevoli, citando la parola UNITA’ non secondo il senso delle cose di Dio, ma secondo il senso degli uomini; costoro vogliono far tacere e fare in modo che i santi non si santifichino più, che non preghino più e che non parlino più secondo la Bibbia, ma che raccontino barzellette e riferiscano solo i propri pensieri, come fanno coloro che sono già corrotti, ed è questa l’unità che costoro intendono, non quella di Dio nella verità e nella santità, ma costoro intendono l’UNITA’ in ciò che insegna l’ORGANIZZAZIONE, il pastore, la denominazione, il proprio statuto.
Voglio ricordarvi, diletti nel Signore, che non tutte le vie che seguono gli uomini sono vie di Dio, e noi tra i santi siamo chiamati a seguire solo la Via di Dio che è indicata nelle sacre Scritture; tutto ciò che non è conforme alle Scritture o che contrasta con Esse va rigettato con forza e senza paura.
Fratelli, che nessuno vi seduca e vi defraudi del vostro premio affidandosi alle proprie visioni umane, gonfiato di vanità dalla sua mente carnale.
«Ponete mente a ciò che voi udite» (Marco 4:24).
Giuseppe Piredda, salvato per grazia mediante la fede in Cristo Gesù.