Il nostro caro fratello Pietro ha scritto queste parole:
«Siate sobrî, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno a guisa di leon ruggente cercando chi possa divorare.» (1 Pietro 5:8)
Cari nel Signore, ascoltate quindi l’esortazione di Pietro, siate sobri, provvedete sempre ad esaminare ogni cosa, anche le varie accuse che vi giungono alle orecchie, mosse contro qualche fratello, contro i servitori di Dio.
Non tutte le accuse che vengono mosse contro qualcuno provengono dal diavolo, basta pensare alle accuse che si leggono in Apocalisse, che sono mosse da Gesù contro gli angeli delle chiese. Quindi, bisogna comprendere che ci sono accuse vere, che vengono provate con documenti e con validi ragionamenti biblici, ma ci sono anche accuse false, che sono calunnie, che vengono mosse contro alcuni del popolo di Dio, ma senza prove e senza dimostrare niente.
Come abbiamo letto nel passo citato sopra, Pietro rappresenta il diavolo come un leon ruggente, cioè rabbioso, pericoloso, che va attorno ai santi per cercare di distruggere la loro fede e la loro fiducia in Dio, nella Parola e nei servitori di Dio che annunziano le verità bibliche. Il diavolo predilige cercare di colpire il cuore e la mente dei fratelli deboli, con le sue menzogne e le sue calunnie, egli lo fa insinuando in modo forte il dubbio, in Dio, nella Sua Parola e anche verso i servitori di Dio che gli fanno del bene. Perché il diavolo odia Iddio, la Parola di Dio e anche i servitori di Dio.
Il modo di agire del diavolo è sempre lo stesso, come Amalek attaccò Israele nel deserto nel punto della formazione in cui erano posizionati i vecchi e i bambini, così il diavolo ancora oggi predilige attaccare nella Chiesa coloro che sono deboli, per cercare di allontanarli dalla verità e dalla giustizia e anche dai servitori di Dio che insegnano la verità.
Cari nel Signore, ognuno di voi deve sapere che è libero di fare quello che vuole, andare dove vuole e avere comunione con chi vuole, ma non è cosa savia, da persone spirituali, NON dare retta alle chiacchiere senza fondamento e senza prove. A coloro che vi parlano contro qualche fratello, a coloro che lanciano delle accuse, chiedetegli di provare ogni cosa, e se non riescono a provarlo con documenti e ragionamenti VALIDI, allora sappiate che questi sono dal diavolo e stanno calunniando i santi di Dio, e voi siete le orecchie CALUNNIATRICI che ascoltano se non reagite e non ponete fine al divulgarsi di queste calunnie.
Le calunnie sono come una epidemia di peste, se ognuno di quelli che viene colpito la fa girare a sua volta. Quindi, cari nel Signore, dico a voi che amate la verità, chiedete di mostrarvi le prove certe, chiedetele e se non ve le presentano, allora cacciateli via e avvisate tutti i fratelli di guardarsi da costoro che sono calunniatori, perchè stanno facendo l’opera distruttrice del diavolo.
Fedeli nel Signore, eccovi il significato del termine “diavolo”:
“deriva dal latino tardo diabŏlus, traduzione fin dalla prima versione della Vulgata (V secolo d.C.) del termine greco Διάβολος, diábolos, (“dividere”, “colui che divide”, “calunniatore”, “accusatore”; )”.
Ma badate bene, ricordatevi anche questo, che persino Gesù ha mosso delle accuse contro ai farisei che annullavano con la loro tradizione i comandamenti di Dio, quindi, dovete sapere che non basta che ci sia un’accusa per parlare di CALUNNIA, in quanto NON TUTTE LE ACCUSE sono da considerarsi provenienti dal diavolo, ma provengono dal diavolo solo QUELLE CHE SONO FALSE, infatti il diavolo è il PADRE DELLA MENZOGNA. Anche Paolo ci fa comprendere che non tutte le accuse sono dal diavolo, quando scrive queste parole a riguardo degli anziani:
«Non ricevere accusa contro un anziano, se non sulla deposizione di due o tre testimoni. Quelli che peccano, riprendili in presenza di tutti, onde anche gli altri abbian timore.» (1 Timoteo 5:19-20)
Vedete, fratelli, Paolo ci fa comprendere che le ACCUSE non sono tutte FALSE, ma devono essere provate, e se le accuse risultano essere veritiere, allora Timoteo doveva RIPRENDERE DAVANTI A TUTTI quelli che hanno peccato.
Cari nel Signore, sappiate che il diavolo va attorno a quelli più deboli per cercare di allontanarli dalla verità e dalla sana dottrina attraverso la CALUNNIA, cioè le accuse false, pertanto, cercate di non essere vittima del diavolo, perché a volte le conseguenze sono devastanti, e possono portare a divisioni o ad una mancanza di fiducia tra membri della Chiesa.
I calunniatori servitori del diavolo non operano pubblicamente in modo che tutti lo vedano e le persone accusate se hanno qualcosa da rispondere possono farlo, questi servitori del diavolo parlano privatamente, ad uno ad uno, selezionando i più deboli tra il gruppo di credenti, e poi cercano di instillare subdolamente in loro, piano piano, dei dubbi. Se certuni ascoltano i calunniatori, poi vengono attaccati dalla calunnia in maniera sempre più forte, le falsità si fanno sempre più pesanti. Ma le prove? Dove sono le prove di quello che dicono questi calunniatori? Perché si nascondono e non parlano pubblicamente a tutti, se pensano di avere ragione? Non è forse utile a tutti sapere la verità su qualcuno e su qualcosa?
Vero è che anche noi muoviamo delle accuse contro la massoneria e contro dei predicatori che stanno seducendo la Chiesa di Cristo, per spingerla a contaminarsi e a vivere mondanamente, ma lo facciamo pubblicamente, in modo che le persone possano difendersi da ogni accusa e portare provo a sostegno della loro veracità. Purtroppo siamo in guerra, la verità è in guerra contro la menzogna, e noi questa guerra la stiamo combattendo, con lealtà e alla luce, non andiamo di certo a prendere fratelli di soppiatto e viscidamente a casa loro in privato; piuttosto sono i calunniatori servitori del diavolo, che con slealtà vanno a colpire i singoli fratelli privatamente. Notate chi si conduce lealmente, e non di nascosto, perché anche questo vi farà comprendere chi è per il Signore e chi per il diavolo.
Diletti e fedeli nel Signore, desidero che meditiate anche su queste parole del vangelo di Giovanni, che mi sono molto care, che mi fanno capire come si deve agire in difesa delle calunnie che lanciano i servitori del diavolo:
«Il sommo sacerdote dunque interrogò Gesù intorno ai suoi discepoli e alla sua dottrina. Gesù gli rispose: Io ho parlato apertamente al mondo; ho sempre insegnato nelle sinagoghe e nel tempio, dove tutti i Giudei si radunano; e non ho detto nulla in segreto. Perché m’interroghi? Domanda a quelli che m’hanno udito, quel che ho detto loro; ecco, essi sanno le cose che ho detto.» (Giovanni 18:19-21)
Come leggete? Che sta scritto? Gesù ha detto che ha parlato APERTAMENTE AL MONDO e NON HA DETTO NULLA IN SEGRETO, e questa era la sua difesa, e questa è pure la nostra difesa, quello che noi abbiamo da dire contro ai falsi ministri, ai massoni-evangelici, ai lupi, ai rapaci e a coloro che camminano da nemici della croce, lo abbiamo fatto e lo facciamo PUBBLICAMENTE, DAVANTI A TUTTO IL MONDO, e non segretamente, e non andiamo a diffondere niente singolarmente alle persone che già non sia pubblico, non facciamo nulla di soppiatto per ingannare ed imbrogliare i fratelli, a differenza dei CALUNNIATORI che agiscono di nascosto per non essere contraddetti da chi è in grado di farlo.
È una astuzia del diavolo quella di contattare singoli fratelli che ci conoscono per allontanarli da noi con la CALUNNIA. Quindi, fratelli, se vi presentano delle accuse e le provano, allora potete dare loro ascolto, ma se non provano quello che dicono, allora sappiate che è il diavolo che vi sta girando attorno, che sta cercando di sedurvi, PER DIVORARVI, perché il diavolo è IL CALUNNIATORE che colpisce alle spalle, e le sue ACCUSE SONO FALSE, NON VERE, MA FALSE.
Purtroppo, sono molti i danni che sta facendo il diavolo con le sue FALSE ACCUSE in mezzo alla Chiesa, ripeto, il diavolo con le sue false accuse, che non sono vere, ha fatto e farà sempre molte vittime tra i fratelli semplici, che non hanno la forza di opporsi contro “la macchina della calunnia” e della maldicenza, per allontanare i fedeli dalla verità, per distruggere la reputazione di qualcuno, e lo fa in segreto non in pubblico, e lo fa senza provare le accuse che lancia contro qualcuno.
Ai calunniatori faccio sapere, che a suo tempo riceveranno da Dio quello che si meritano, se non si ravvedono e non chiedono perdono del male che hanno fatto.
Che nessuno vi seduca con vani ragionamenti.
Giuseppe Piredda