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La prima cosa che bisogna sapere a riguardo del battesimo in acqua è ciò che afferma l'apostolo Pietro:
“Alla qual figura corrisponde il battesimo (non il nettamento delle sozzure della carne ma la richiesta di una buona coscienza fatta a Dio)…” (1 Pietro 3:21)
Come abbiamo letto, si comprende chiaramente che il battesimo in acqua non compie la purificazione dei peccati, infatti Pietro quando dice che il battesimo non è “… il nettamento delle sozzure della carne …” intende che il battesimo non può purificare l'uomo dai peccati, dalle sozzure della carne, che sono, appunto, i peccati dell'uomo. Questi possono essere purificati solo dal sangue di Gesù Cristo e non dalle acque battesimali.
Credere che le acque battesimali possono purificare dai peccati rende inutile l'azione purificatrice del sangue di Gesù, perché viene sostituita dall'acqua, ma ciò non è confermato dalla Bibbia, infatti i seguenti passi lo dimostrano:
“E secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e senza spargimento di sangue non c'è remissione .” (Ebrei 9:22)
“… ma se camminiamo nella luce, com'Egli è nella luce, abbiam comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato .” (1 Giovanni 1:7)
“Io gli risposi: Signor mio, tu lo sai. Ed egli mi disse: Essi son quelli che vengono dalla gran tribolazione, e hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello . (Apocalisse 7:14)
Ora, dimostrato che l'acqua non ha nessun potere di purificare le coscienze degli uomini, neppure le acque battesimali, in quanto solo il sangue di Gesù ha il potere di purificare i peccati dalle coscienze, possiamo affrontare il discorso della formula battesimale.
Gesù, dopo che risuscitò, si mostrò ai suoi discepoli per quaranta giorni, insegnando loro dei comandamenti per lo Spirito santo (Atti 1:1,2).
Tra gli altri, c'è questo comandamento molto chiaro:
“Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo , insegnando loro d'osservar tutte quante le cose che v'ho comandate.” (Matteo 28:19,20)
Qui abbiamo visto che Gesù ordina agli undici di ‘ andare ', di ‘ ammaestrare tutti i popoli ', di insegnare agli uomini di osservare tutte le cose che Lui ha comandato, oltre all'ordine di ‘ battezzarli nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito santo '.
Tale formula battesimale comunica diverse cose, tra cui:
chi battezza utilizzando tale formula testimonia di aver ricevuto l'incarico di farlo nel nome e per conto del Padre, del Figlio e dello Spirito santo (nel nome si deve intendere ‘nella persona');
il credente nato di nuovo che scende nelle acque battesimali, accettando la stessa formula crede che all'opera della sua salvezza hanno partecipato congiuntamente tutte e tre le persone della Divinità, cioè Dio Padre, il quale attira coloro che vuole salvare verso il Figliolo, infatti sta scritto in Giovanni 6:44, Gesù ha detto: “ Niuno può venire a me se non che il Padre, il quale mi ha mandato, lo attiri ;”; ancora in Giovanni 6:65 viene affermato “ Per questo v'ho detto che niuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre .”;
poi ha partecipato Gesù Cristo, il Figliolo di Dio, facendo conoscere il Padre, infatti sta scritto: “ Nessuno ha mai veduto Iddio; l'unigenito Figliuolo, che è nel seno del Padre, è quel che l'ha fatto conoscere .” (Giovanni 1:18) E ancora: “Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me .” (Giovanni 14:6)
anche lo Spirito santo ha partecipato alla salvezza, a tal proposito leggiamo nelle sacre Scritture: “ Pure, io vi dico la verità, egli v'è utile ch'io me ne vada; perché, se non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo manderò. E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché me ne vo al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato .” (Giovanni 16:7-11)
Quindi, riassumendo, come abbiamo visto con i passi della Parola di Dio che abbiamo citato, la salvezza di ogni credente avviene con la partecipazione di Dio Padre che attira l'uomo a Gesù; Gesù Cristo è colui che rivela il Padre; lo Spirito santo è Colui che convince e compunge l'uomo nel suo cuore per credere, nascere di nuovo ed essere così salvato, ricevendo, per fede nell'opera compiuta da Cristo Gesù, la remissione dei propri peccati.
Quindi, utilizzando la formula battesimale scritta in Matteo 28:19,20 si accetta e si crede ai passi biblici che abbiamo citato; ma rifiutando tale formula vi è un implicito rifiuto nel credere ed accettare tali passi biblici.
Quello che si può dire ancora a proposito della formula battesimale è che l'adozione di una o dell'altra è influenzata dal credere o no nella dottrina che i tre sono uno e sono concordi, cioè in una parola se si crede o no nella ‘Trinità'.
Nelle due formule battesimali, una differenza importante è rappresentata dal fatto che battezzando solo nel nome di Gesù, si tralasciano il Padre e lo Spirito santo, risultando così una formula sostanzialmente incompleta; invece battezzando nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo si crede e si professa l'opera di tutte e tre le persone della Divinità, tra cui vi è anche Gesù Cristo, quindi in questo ultimo caso non viene tralasciata l'opera di nessuna delle persone costituenti la Divinità, è una formula ‘completa'.
Dunque, si può dire che nella maggior parte dei casi, la formula battesimale che viene adottata dalle chiese cristiane evangeliche dipende dal fatto se si crede oppure no che Dio Padre, Gesù Cristo e lo Spirito santo sono tre persone distinte e sono contemporaneamento un unico Dio.
Noi riteniamo fermamente, senza timore di sbagliarci, che la formula battesimale è quella ordinata da Gesù in Matteo 28:19,20. Primo perché è un preciso ordine di Gesù riguardante il battesimo; secondo perché è la formula completa e non tralascia nessuna delle persone che costituiscono la Divinità.
Al contrario, battezzando solo nel nome di Gesù si omettono due delle persone costituenti la Divinità, disconoscendo in tal caso l'opera di due delle persone che costituiscono la Divinità nel piano della salvezza dell'uomo.
Vero è che l'ordine di Gesù dato ai suoi discepoli di battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo è scritto una volta soltanto, in Matteo 28:19,20, ma rimane pur sempre un comandamento dato da Gesù agli apostoli per essere accuratamente osservato. Se gli apostoli non avessero obbedito a tale comandamento sarebbero stati dei trasgressori.
Se, invece, gli apostoli avessero battezzato i discepoli come comandato da Gesù, non avrebbero commesso nessuna trasgressione, in quanto non vi è nessun comandamento esplicito di battezzare nel solo nome di Gesù. Infatti non poteva esserci, perché altrimenti ci sarebbero stati due comandamenti diversi a riguardo della formula battesimale da adottare, confondendo così prima gli apostoli e poi tutti i servitori di Dio che sarebbero venuti più tardi.
Coloro che asseriscono e difendono la forma battesimale nel solo nome di Gesù, muovono l'obiezione che la formula scritta in Matteo è scritta nella Bibbia una volta soltanto.
Tuttavia, è utile osservare che vi sono anche altri passi nella Bibbia che sono scritti una volta sola e che devono essere ugualmente osservati, perché non contrastano con altri passi e dottrine della Bibbia e l'osservanza di tali passi porta benefici all'anima di coloro che li osservano.
Di conseguenza, riteniamo che coloro che adducono come prova al proprio credere tale argomentazione, cioè il fatto che il passo è scritto una volta sola, noi rispondiamo che le loro asserzioni sono deboli e facilmente attaccabili, come dimostreremo con le citazioni dei passi seguenti.
Come già accennato, abbiamo affermato che ci sono dei passi biblici scritti una volta soltanto, i quali i credenti devono credere e osservare. Eccovene alcuni qui di seguito:
“ C'è qualcuno fra voi infermo? Chiami gli anziani della chiesa, e preghino essi su lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore; e la preghiera della fede salverà il malato, e il Signore lo ristabilirà; e s'egli ha commesso dei peccati, gli saranno rimessi .” (Giacomo 5:14,15)
Ci sono molte testimonianze che parlano di credenti che sono stati infermi e che aggrappandosi a questo versetto, esercitando fede in esso, hanno chiesto agli anziani di essere unti d'olio e dopo aver pregato sono stati guariti dalle loro malattie.
Quel passo sta scritto una volta sola, ma è un passo che quando il credente si trova nella malattia farà bene a credere ed esercitare fede in esso, perché Iddio gradisce coloro che credono alla Sua Parola e la mettono in pratica.
Sta scritto ancora:
“ Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto, fa disonore al suo capo; ma ogni donna che prega o profetizza senz'avere il capo coperto da un velo, fa disonore al suo capo, perché è lo stesso che se fosse rasa .” (1 Corinzi 11:4,5)
Anche questo passo è scritto una volta sola, ma ciò non toglie che se un uomo prega col capo coperto disonora Cristo e se una donna prega col capo scoperto disonora il suo capo, che è l'uomo. Come si legge, dunque, anche in questo caso il passo citato è scritto una volta sola, ma è bene che sia osservato per non portare disonore al proprio capo.
E ancora:
“ Sia la vedova iscritta nel catalogo quando non abbia meno di sessant'anni: quando sia stata moglie d'un marito solo, quando sia conosciuta per le sue buone opere: per avere allevato figliuoli, esercitato l'ospitalità, lavato i piedi ai santi, soccorso gli afflitti, concorso ad ogni opera buona .” (1 Timoteo 5:9,10)
Anche questo passo è scritto una volta sola, ma è bene e conforme alla volontà di Dio che sia osservato.
Come abbiamo visto, quindi, ci sono diversi passi scritti una volta soltanto nella Bibbia, che sono utili e conformi alla volontà di Dio. Il fatto che siano scritti una volta sola non deve farci credere che non abbiano importanza, anzi, se Dio ha voluto che fossero scritti hanno molta importanza e faremo bene a porre molta attenzione anche ad essi.
Ora vediamo insieme altre obiezioni che vengono mosse contro l'ordine dato da Gesù in Matteo 28:19,20.
Ci sono poi coloro che obiettano che nel libro degli Atti degli apostoli non è scritto che il battesimo in acqua veniva ministrato dagli apostoli usando la formula battesimale ordinata da Gesù in Matteo 28:19,20, anzi, è scritto che gli apostoli battezzavano nel solo nome di Gesù.
Pur riconoscendo che tale asserzione è vera, tuttavia non ci consente di giungere alla conclusione che la formula battesimale corretta è quella nel solo nome di Gesù.
Dimostriamo perché non può essere come costoro asseriscono.
Ecco i passi dove sta scritto che dei discepoli sono stati battezzati nel nome di Gesù:
“ I quali, essendo discesi là, pregarono per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo; poiché non era ancora disceso sopra alcuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signor Gesù .” (Atti 8:15)
“ E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo .” (Atti 10:48)
“ Udito questo, furon battezzati nel nome del Signor Gesù ;” (Atti 19:5)
Da un esame superficiale, pare che le cose pieghino in favore di coloro che sostengono la tesi della formula battesimale nel solo nome di Gesù, solo perché ci sono diversi passi che pare sostengano ciò. Tuttavia, i passi citati non dimostrano che i discepoli venivano battezzati con la formula battesimale che esclude il nome del Padre e il nome dello Spirito santo.
Dobbiamo sempre ricordarci che Gesù diede un ordine perentorio agli apostoli di battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo, non era una cosa facoltativa o che è stata modificata col tempo, pertanto prima di insegnare e praticare una cosa diversa da quanto comandato da Gesù è bene essere assolutamente sicuri.
Inoltre, bisogna fare anche altre considerazioni sulla citazione nel libro degli Atti degli apostoli a riguardo dei battesimi in acqua. Dobbiamo prendere in considerazione anche quei passi che ci dicono che coloro che credettero furono battezzati nell'acqua, ma non viene riportata nessuna formula battesimale, non viene citato nessun nome.
Vediamo tali passi:
“ E comandò che il carro si fermasse; e discesero ambedue nell'acqua, Filippo e l'eunuco; e Filippo lo battezzò .” (Atti 8:38)
“ E dopo che fu battezzata con quei di casa, ci pregò dicendo : …” (Atti 16:15)
“ Ed egli, presili in quell'istessa ora della notte, lavò loro le piaghe; e subito fu battezzato lui con tutti i suoi .” (Atti 16:33)
È lecito, tenendo conto di questi ultimi passi biblici, giungere alla conclusione che non c'è nessuna formula battesimale, a conclusione del fatto che sta scritto nel libro degli Atti in diversi passi che non è stata utilizzata nessuna di essa nel ministrare i battesimi in acqua dall'apostolo Paolo e da Filippo?
Se si ritiene valido il ragionamento mediante il quale i battesimi devono essere ministrati nel solo nome del Signore Gesù Cristo, per la motivazione addotta in precedenza, cioè che ciò è scritto più volte nel libro degli Atti, allora dovremmo anche considerare il fatto che più volte sta scritto che i battesimi in acqua sono stati ministrati senza alcuna formula battesimale, e giungere alla conclusione, in quest'ultimo caso, che si può anche battezzare in acqua i neofiti senza utilizzare nessuna formula.
Non è coerente prendere solo i passi che fanno comodo, che giustificano la propria fede e la propria credenza, omettendo di credere e spiegare gli altri passi che, invece, contrastano con quanto intendiamo insegnare.
In aggiunta a ciò, dobbiamo anche considerare che nel libro degli Atti sta altresì scritto che ci sono stati dei credenti che hanno accettato l'evangelo ma non si dice nulla a riguardo del fatto che siano stati battezzati oppure no (i Tessalonicesi Atti 17:1-4 e i Bereani Atti 17:12).
Dedurremo da questi passi che non sono stati battezzati in acqua?
O corrisponde a verità dedurre che, benché non sia scritto esplicitamente, siano stati lo stesso battezzati in acqua?
Certo, è preferibile e conforme a verità, in quanto gli apostoli hanno ricevuto l'ordine di annunziare l'evangelo e di battezzare in acqua coloro che avranno creduto. Quindi, si può, senza timore di essere smentiti, credere che siano anch'essi stati battezzati in acqua.
Però dobbiamo notare che non è scritto, ma abbiamo dovuto dedurre ciò con un ragionamento biblico che non contrasta con nessun altro passo.
Nello stesso modo dobbiamo ragionare per quanto riguarda la formula battesimale. Dobbiamo pensare al fatto che gli apostoli hanno ricevuto da Gesù Cristo l'ordine specifico sulla formula battesimale e ci è lecito arrivare alla conclusione che essi si sono strettamente attenuti a tale comandamento.
Dobbiamo sempre tener conto del fatto che “ La somma della tua parola è verità ;” (Salmo 119:160), quindi per comprendere i testi biblici dobbiamo sempre considerarli alla luce di tutta la Parola di Dio. Nel nostro caso particolare, dobbiamo ritenere che la formula battesimale sia quella comandata da Gesù: “ Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d'osservar tutte quante le cose che v'ho comandate .” (Matteo 28:19,20). Perché in questo caso non vi è contrasto con il battesimo nel solo nome di Gesù, in quanto Gesù in questa formula è compreso con tutto il significato che tale nome porta con sé; ma se noi ritenessimo che la formula battesimale sarebbe quella nel solo nome di Gesù, ci sarebbe l'esclusione delle altre due persone della Divinità, disconoscendo pure la loro opera nel piano Divino.
Inoltre, citando come giustificazione di quest'ultima scelta, il fatto che nel libro degli Atti è scritto più volte, si aprirebbe una crisi in merito a quei passi dei Fatti apostolici dove non viene riportata nessuna formula battesimale; in quanto, se si prendono i passi degli Atti per dimostrare che i battesimi in acqua venivano ministrati nel solo nome di Gesù, si può benissimo prendere anche quei passi per dimostrare che i battesimi talvolta venivano ministrati senza nessuna formula battesimale.
Queste riflessioni che stiamo facendo non devono stupirci, perché sta scritto in Proverbi 25:2 “ E' gloria di Dio nascondere le cose; ma la gloria dei re sta nell'investigarle. ” Quindi noi dobbiamo investigare tutte le Scritture, non basta studiare solo alcuni versi o capitoli, ma bisogna avere una consocenza globale di tutta la Bibbia per poter annunciare la sana dottrina.
Per comprendere meglio quanto abbiamo dimostrato in precedenza, traiamo un altro ragionamento sempre basato sulla Parola di Dio; questo per andare oltre alla comprensione della formula battesimale, per apprendere un metodo efficace da utilizzare per lo studio della Parola di Dio.
Nella Parola di Dio leggiamo:
“ La grazia del Signor Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. ” (2 Corinzi 13:13)
“ La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi .” (Romani 16:20)
“ La grazia del Signor Gesù Cristo sia con lo spirito vostro .” (Filippesi 4:23)
Questi sono alcuni saluti che l'apostolo Paolo ha rivolto ai santi a cui ha indirizzato le sue lettere. Cosa diremo, dunque, che egli ha voluto che sopra i Corinzi fossero la grazia del Signor Gesù, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito santo, mentre sui santi delle altre città fosse su loro solo la grazia del Signor Gesù?
Non può essere in questo modo, piuttosto possiamo dire che lo Spirito santo ha sospinto Paolo a scrivere in quei modi diversi.
Inoltre, voglio ricordare che nel saluto ai Corinzi si comprende chiaramente che Gesù Cristo, Dio e lo Spirito santo sono tre persone distinte, e non sono solo dei titoli come taluni reputano che siano, ma sono persone, con una propria identità, personalità, sentimenti ed opere.
Se Gesù fosse nello stesso tempo sia il Padre, sia il Figliolo e sia lo Spirito santo, come mai Paolo distingue la grazia di Cristo dall'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito santo?
Per concludere, abbiamo dimostra che la formula corretta biblicamente per battezzare in acqua è questa:
“io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo”.
Essa è completa, valida e conforme alle sacre Scritture.
Ritengo che l'assunzione della formula battesimale, limitata al solo nome di Gesù, sia condizionata dal fatto che non si crede alla dottrina della Trinità, cioè che la Divinità è composta da tre persone distinte.
Dunque, bisogna anche studiare ciò che dice la Bibbia in proposito di tale dottrina, perché essa è fondamentale, non è una dottrina di secondaria importanza, domandandosi come mai molti cristiani di tutti i tempi siano giunti alla conclusione che la dottrina della Trinità sia vera.
Quasi nella totalità dei casi le difficoltà nell'accettare le due diverse formule battesimali sono legate alla dottrina della Trinità, perché chi ci crede non troverà difficile farsi battezzare in acqua nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo; mentre chi non ci crede sarà spinto verso la formula nel solo nome di Gesù.
In questo scritto ho voluto solo affrontare la questione domandata, cioè sulla formula battesimale corretta, ma il lettore dovrebbe anche studiare attentamente la dottrina della Trinità, senza la cui risoluzione non permette di comprendere pienamente il significato della formula battesimale nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo.
Salvato per grazia mediante la fede in Cristo Gesù: Giuseppe Piredda.
[13 giugno 2009]
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