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‘Dio mi ha aperto il cuore’

Testimonianza di conversione di Pasquale Ferrini

Carissimi Fratelli e Sorelle, pace a voi tutti.

E’ mio desiderio farvi partecipi della mia conversione a Gesù.

Sono nato nel 1965 in un piccolo paesino nel centro dell’Abruzzo in provincia di L’Aquila, a 720 s.l.m.

Come tutti sapranno, viviamo in una nazione dove la chiesa romana detta legge, ed anch’io (mio malgrado, ma questo l’ho capito molto tempo dopo), sono stato battezzato per aspersione dopo pochi giorni di vita.

Nei primi anni della mia vita mi sono state impartite dottrine “cattoliche”. Ho fatto la prima comunione; ricordo ancora quando ci facevano imparare a memoria i 10 comandamenti (non quelli di Esodo 20!!!), i 7 sacramenti e preghiere varie, tra le quali l’“Atto di dolore”. Ricordo ancora quel giorno davanti al prete, che ci insegnava il catechismo, e ad altri miei coetanei, ho dovuto recitare tale preghiera nonostante avessi un terribile mal di gola e la voce mi era quasi sparita del tutto (ricordo i miei compagni che mentre mi ascoltavano, ridevano…!!!); ero tantissimo imbarazzato, ma nonostante ciò il prete ha voluto che continuassi.

Qualche anno dopo feci anche la cresima. In quegli anni ho svolto anche l’attività di chierichetto (durante la messa si indossava la “cotta”) e il prete dopo la funzione religiosa di qualche festa particolare o festa patronale, ci elargiva qualche spicciolo preso dalle offerte. A scuola, a iniziare dalle elementari fino alle superiori, durante l’ora di religione, si parlava di tutto fuorché di Gesù; a tal proposito permettetemi un paragone banale: a scuola il professore insegna la sua materia, poi, a casa gli studenti studiano, analizzano e approfondiscono sui libri ciò che ha spiegato; nella chiesa romana non è così: il professore (in questo caso i preti) ti insegnano la loro dottrina (extra-biblica!!!) e quella e solo quella esiste; non esistono i compiti a casa (cioè leggere la Parola di Dio), altrimenti si scopre la verità e loro si darebbero la classica “zappa sui piedi”.

Cresciuto con le nozioni della chiesa romana, pensavo di essere cristiano, ma in realtà avevo solo sentito parlare di Gesù, e quelle poche volte che ne sentivo parlare, ne parlavano in modo distorto; si era costretti a seguire le loro dottrine e tradizioni di uomini: sottomissione al papa, adorazione di statue (specialmente quella che loro chiamano “Madonna”), adorazione di reliquie, partecipare alla messa, prendere l’ostia, recitare preghiere programmate per i loro santi e ripetute in modo meccanico, confessarsi al prete (ricordo che ci si umiliava davanti a lui anziché a Dio), tra le tante feste ci sono quelle patronali, il natale, la pasqua, ecc.; ho partecipato a processioni portando in spalla le loro statue piene di oro e, mentre la statua passava per i vicoli del paese, i presenti che non seguivano la processione e che erano agli usci delle loro case facevano la loro offerta di denaro e, tramite spilli, fissavano le banconote a dei nastri che pendevano dalla statua facendo a gara a chi vi attaccasse le banconote più grandi!!! e tante altre cose extrabibliche. Il culto a Dio non si sapeva neppure cosa fosse, in quanto i loro dèi erano le persone che le statue rappresentavano se non le statue stesse: “Cotesti dèi son come pali in un orto di cocomeri, e non parlano; bisogna portarli, perché non possono camminare. Non li temete! perché non possono fare alcun male, e non è in loro potere di far del bene” (Geremia 10:5).

Durante la mia permanenza nel cattolicesimo ho fatto anche viaggi presso alcuni presunti “santuari”, tra i quali Loreto, il Volto Santo a Manoppello (PE), quello di Padre Pio; ho visitato la Sindone a Torino e la basilica di S. Pietro in Vaticano; in questi posti ho visto tanta opulenza e, soprattutto, tanto commercio (riescono a venderti di tutto: statuette, medagliette, penne, magliette, cartoline, catenine, braccialetti, crocifissi, luci, calendari, amuleti, ecc.), con negozi ubicati direttamente all’interno dei santuari! Tutto questo lo vedevo ma non mi rendevo conto che non c’entrava assolutamente niente con l’insegnamento di Gesù Cristo, in quanto Satana mi aveva in pugno e mi faceva vedere quello che voleva lui. Ho visitato anche altri luoghi cattolici-romani all’estero: stessa identica cosa; in questi posti non manca mai un contenitore per la richiesta di denaro (e, udite udite, ultimamente vi appongono la scritta “offerta minima euro …” Assurdo!!!). per non parlare delle funzioni per battesimi, comunioni, cresime, matrimoni e suffragi: so per certezza che hanno un “listino prezzi”; tutto ciò è inconcepibile (nel mondo c’è un detto: “senza soldi non si cantano messe”!). Spesso, il denaro viene letteralmente scaraventato nei sepolcri e nelle nicchie contenenti le reliquie. Nelle loro basiliche, ovunque ci si giri a guardare, ci si chiede: “Ma quanto denaro è stato speso per ciò? Non sarebbe stato più opportuno utilizzarlo per chi ne ha veramente bisogno?

Ciò nonostante la mia vita è stata una ”altalena spirituale”; ci sono stati momenti in cui dicevo di credere a Dio ma non nella chiesa cattolica romana, altri momenti in cui dicevo di credere in ambedue le cose, soprattutto nei giorni del “Natale” in cui ti influenzano con le loro tradizioni, regali, musichette e dolciumi vari, specialmente tramite la televisione, facendoti credere che si deve essere più buoni, si deve pensare al prossimo, essere magnanimi, ci si scambia gli auguri (auguri per che cosa???) e ci si dà a vicenda un bel bacio; ma da gennaio, terminate le feste (diciamo da dopo l’epifania) si torna a essere come prima se non peggio, e arrivederci all’anno prossimo!!!

Durante la mia vita passata, ho attraversato dei momenti bui. Senza fede (non quella che professo oggi!!!), solo materialismo, conforme al mondo facendo tutto quanto possa fare una persona per piacere a questa generazione perversa (si doveva fare quello che facevano gli altri, altrimenti eri “out”!).

Ci sono stati momenti in cui avrei voluto tanto che qualcuno mi ascoltasse, che mi capisse. Tante volte ho pensato di confidarmi con un prete cattolico, ma come da esperienze passate, la confessione non mi andava tanto a genio, poiché sapevo come erano fatti (dopo la confessione ti dicono che i tuoi peccati ti sono rimessi e poi ti mandano a recitare alcune loro preghiere preconfezionate tipo “Ave Maria” davanti a qualche statua di gesso rappresentante quella che loro chiamano “Madonna” e, sotto la statua, insieme alle candele e lumini accesi, l’immancabile raccoglitore per il denaro); una volta uscito da quel luogo tutto era come prima: problemi irrisolti, disagio dovuto al fatto che il prete (cioè una persona a me estranea, era venuto a conoscenza di cose mie personali delle quali io forse mi vergognavo) e il macigno dei peccati che continuava ad opprimermi più di prima, ecc.

Oggi, posso dire con certezza che tantissime cose all’interno dell’organizzazione “cattolica romana” non riuscivo a comprenderle, ma le subivo e basta.

Fratelli e Sorelle, nessun appartenente alla chiesa romana, sia prelati che laici, mi ha mai, dico mai, detto di leggere la Bibbia, per vedere se le cose insegnate da loro avessero origine realmente dalle Sacre Scritture: “Or questi furono più generosi di quelli di Tessalonica, in quanto che ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando tutti i giorni le Scritture per vedere se le cose stavan così” (Atti 17:11). Non conoscevo nemmeno la differenza tra Antico e Nuovo Testamento, non sapevo di quanti libri fosse composta la Bibbia, chi l’abbia scritta, come e perché. Tutte queste cose Satana me le ha tenute celate, fino a quando il nostro Padre Celeste mi ha fatto uscire dalle tenebre della chiesa cattolica romana.

Qualche anno fa, mia figlia, Sara, si era fidanzata con un ragazzo, Luca (grazie a Dio nel 2011 si sono sposati). Parlandomi di lui, mi ha anche rivelato che i suoi genitori erano cristiani evangelici (il suo papà era, ed è tutt’ora, pastore), al ché mi ha anche chiesto se per me, che ero cattolico, ci fossero stati problemi. Le risposi che non ce ne erano assolutamente (anche perché a quel tempo ero a conoscenza della loro esistenza, ma non sapevo proprio chi fossero e che tipo di fede praticassero).

Nel 2008, sempre in procinto delle feste natalizie, mia moglie voleva farmi, come ogni anno, il classico regalo di natale. Quello che non sopportavo più era l’ipocrisia generalizzata durante queste feste: per forza di cose si dovevano distribuire e ricevere regali, mangiare cose per tradizione e che spesso erano legate alla superstizione. “E avete annullata la Parola di Dio a cagion della vostra tradizione” (Matteo 15:6); “Il Signore ha detto: «Giacché questo popolo s’avvicina a me colla bocca e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lungi da me e il timore che ha di me non è altro che un comandamento imparato dagli uomini»” (Isaia 29:13). Io invece, volendo riscoprire il vero significato di alcune feste e, anziché ricevere un regalo che, seppur dato con amore, rimaneva sempre qualcosa di non duraturo e spesso superfluo (es. profumi, oggetti vari, ecc.), chiesi espressamente a mia moglie di regalarmi una Bibbia.

Circa due anni e mezzo fa, su invito, partecipai al culto nella Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale dove esercita il ministero di pastore il papà di colui che sarebbe diventato mio genero; sono rimasto colpito da come si pregava, si lodava e si ringraziava Dio senza intercessioni di “persone defunte” (cioè i santi della chiesa romana): “Poiché v’è un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo” (1 Timoteo 2:5) e senza che nel locale di Culto vi fossero né statue, né crocifissi, né candele accese, né icone, né immagini a cui rivolgersi: “Iddio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in ispirito e verità” (Giovanni 4:24). Siamo andati io e mia moglie, e per me è stata una esperienza nuova.

Senza che me ne rendessi conto Dio mi ha aperto il cuore: “E una certa donna, di nome Lidia, negoziante di porpora, della città di Tiatiri, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare; e il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo” (Atti 16:14); “E i Gentili, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la parola di Dio; e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero” (Atti 13:48).

Il Signore mi ha dato l’opportunità di leggere la Parola di Dio e ho iniziato a conoscere la verità: “e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8:32) e a sentirmi libero in Gesù Cristo; i miei occhi si sono spalancati e le mie orecchie stappate; ho capito che la salvezza la si ottiene per fede e non per opere: “Ma se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, la grazia non è più grazia” (Romani 11:6). “Poiché gli è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d’opere affinché niuno si glorî” (Efesini 2:8-9).

Ho confessato i miei peccati a Dio e creduto nel Suo Unigenito Figlio Gesù Cristo. Da quel momento sono nato di nuovo: “Gesù gli rispose dicendo: «In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio»” (Giovanni 3:3); “Poiché in lui noi abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione de’ peccati secondo le ricchezze della sua grazia” (Efesini 1:7).

E tutto ciò è avvenuto perché Cristo è venuto a dimorare in me e mi ha rinnovato la mente. Ho cominciato a stimare la Parola di Dio come la sola guida della mia vita mettendo al bando ogni tradizione di uomini che si oppone ad essa; per me la Parola di Dio non è più un libro qualsiasi o un libro che deve essere messo allo stesso livello dei decreti conciliari del Vaticano o della secolare tradizione della chiesa romana; e per questo ho cominciato ad amarla e a rispettarla come mai avevo fatto prima.

Ho smesso subito di adorare e pregare Maria, di pregare Antonio, Paolo, Francesco, Padre Pio, Giuseppe, ecc. e gli angeli; ho smesso di partecipare alla messa; ho smesso di tenermi appesi addosso ed in casa crocifissi, immagini ed idoli di qualsiasi tipo e grandezza; ho tolto dal mio portafoglio immagini di santini e “portafortuna” vari, ho smesso di andare in pellegrinaggio a qualsiasi santuario; ho smesso di chiamare il papa ‘padre santo’ e di considerarlo il capo della chiesa sulla terra e il vicario di Cristo “E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è ne’ cieli” (Matteo 23:9); ho smesso di partecipare alle funzioni religiose di ogni tipo e genere tenute nei luoghi di culto della chiesa cattolica romana; ho smesso, in sostanza, di osservare la tradizione cattolica romana e di credere in tutte le sue eresie.

Nel mese di agosto 2011, ho provveduto a farmi cancellare dal registro di battesimo della parrocchia dove fui battezzato; infatti, anche da credente evangelico, risultavo sempre membro della chiesa romana. Con il battesimo impartitomi da neonato, il mio nome è stato registrato nell’elenco dei membri e lì è rimasto. Esso non può essere ministrato per aspersione in età neonatale ma, come scritto nella Parola di Dio, per immersione e solo dopo aver creduto: “Chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato” (Marco 16:16).

Ora che il mio nome è stato ivi cancellato, mi sento più libero, più credente, più evangelico; le appartenenze del passato non valgono più.

Credo nella predestinazione, poiché essa è biblica, infatti: “Niuno può venire a me se non che il Padre , il quale mi ha mandato, lo attiri; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Giovanni 6:44); “E diceva: «Per questo v’ho detto che niuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre»” (Giovanni 6:65); “Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e v’ho costituiti perché andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia” (Giovanni 15:16).

Da circa un anno e mezzo frequento una Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale (Trinitariana); leggo la Sacra Bibbia, prego e confesso i miei peccati direttamente a Dio per mezzo del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.

Oltre a lodare e ringraziare il Signore di ogni cosa che quotidianamente mi dona, sia in positivo che in negativo e sempre soprattutto secondo la Sua volontà e non la mia, gli chiedo di elargirmi sapienza per intendere correttamente le Sacre Scritture affinché io possa fortificarmi sempre più nella fede e non fuorviarmi da essa: “Acquista sapienza, acquista intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca e non te ne sviare” (Proverbi 4:5).

Prima della mia conversione, per ricordarmi che esisteva un Dio avevo bisogno di sentir parlare di miracoli come spesso avviene ancora oggi a coloro che seguono la dottrina papista, ma ora io non cerco miracoli per credere “Gesù gli disse: Perché m’hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non han veduto, e hanno creduto!” (Giovanni 20:29); anche perché il miracolo più grande l’ho ricevuto da Dio quando mi ha fatto diventare suo figliuolo “ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome i quali non son nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma son nati da Dio” (Giovanni 1:12,13).

Ringrazio il Signore che, tramite internet, mi ha fatto conoscere i siti di Giacinto Butindaro e di Giuseppe Piredda, ai quali Iddio ha donato la capacità di scoprire e di far conoscere ai credenti le falsità che spesso si celano dietro a insegnamenti fatti da gente senza scrupoli che si sono gettati i comandamenti di Dio dietro le spalle, che anziché pasturare le pecore, le portano direttamente nelle fauci dei lupi. Grazie fratello Giacinto e grazie fratello Giuseppe, perché mediante le vostre esortazioni e i vostri insegnamenti, sempre leggendo e meditando le Sacre Scritture, sto crescendo nella mia fede in Gesù Cristo. Possa Iddio preservarvi da ogni male e farvi continuare nella vostra opera. Dio vi benedica.

Ringrazio ancora il Signore che mi ha dato la possibilità di scrivere questa mia testimonianza e di portarla a conoscenza di quanti il Signore ha già aperto il loro cuore e di quanti un giorno, se Egli vorrà, crederanno “in verità, in verità io vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Giovanni 5:24).

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.

Dicembre 2012.

Pasquale Ferrini, salvato per grazia mediante la fede in Gesù Cristo.

P.s. Per contattarmi scrivete a: pasquale.ferrini@hotmail.it

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