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In un articolo sulla Torre di Guardia
dal titolo ‘La donna cristiana ha bisogno del copricapo: quando?’ si
legge: ‘…il copricapo è necessario alla donna quando compie qualche funzione
o dovere che dovrebbe essere compiuto normalmente da un cristiano dedicato,
e che ella compie temporaneamente o a motivo di speciali circostanze. (…) Vi
sono tre situazioni fondamentali in cui è necessario che la donna dedicata
porti il copricapo. Queste sono:
1) quando deve pregare o insegnare alla presenza di suo marito;
2) se insegna a un gruppo che comprende un fratello dedicato;
3) quando, non essendovi un uomo qualificato, deve pregare o
presiedere a un’adunanza della congregazione. (…)
Quanto al bisogno che le donne portino il copricapo alle adunanze dei testimoni di Geova, normalmente esso non sorge nella maggioranza delle congregazioni. Com’è stato già notato, il principio da applicare è questo: Il copricapo è necessario quando, in assenza di un uomo qualificato, una sorella deve pregare o presiedere a un’adunanza di congregazione’.[1]
Confutazione.
I Testimoni di Geova come avete potuto vedere ritengono in alcune circostanze necessario che la donna porti il copricapo. Vogliamo però fare notare gli errori che commettono anche riguardo all’insegnamento sul copricapo della donna. Innanzi tutto sbagliano nel permettere alla donna di insegnare perché la Scrittura dice: “La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. Poiché non permetto alla donna d’insegnare, né d’usare autorità sul marito, ma stia in silenzio”.[2] Quindi, è un controsenso rendere necessario il copricapo alla donna quando fa qualcosa che non le è permesso affatto dalla Parola di Dio. L’apostolo Paolo ha detto che “la donna deve, a motivo degli angeli, aver sul capo un segno dell’autorità da cui dipende”,[3] e questo quando prega o profetizza (e non anche quando insegna). Ma è chiaro che dato che per i Testimoni di Geova la preghiera ancora sussiste per cui una donna si può trovare a pregare, ma il dono di profezia è tramontato una volta per sempre, non esiste fra loro una donna che profetizza. Ma esistono donne che insegnano; questo significa che Dio secondo loro non da più il dono di profezia alle donne ma il dono d’insegnamento sì. Quando invece è il contrario, cioè che Dio non dà punto il dono d’insegnare alle credenti, ma quello di profezia sì. In verità i Testimoni di Geova hanno di nuovo stravolto la Parola di Dio facendole dire cose che non dice. E poi, noi diciamo, quand’anche una donna si mettesse a insegnare, facendo qualcosa che non le è permesso, perché alcuni glielo permettono, occorre dire che ella insegnando, ma è meglio dire tentando di insegnare, con il capo scoperto non disonora il suo capo, appunto perché è solo nel caso che ella prega o profetizza a capo scoperto che disonora il suo capo./p>
“Ogni donna che prega o profetizza senz’avere il capo coperto da un velo, fa disonore al suo capo”,[4] che è l’uomo in generale e quindi, anche se non è presente suo marito perché è sola o è in presenza di altri fratelli, ella deve avere il capo coperto.
L’altro errore che fanno i Testimoni di Geova è che dicono che se c’è un ‘fratello’ qualificato che fa la preghiera, e quindi non c’è bisogno che la faccia la donna (da questo si comprende che il loro modo di pregare differisce notevolmente dal nostro, perché nelle nostre riunioni alla donna è permesso di pregare sempre – naturalmente ordinatamente e quando è il tempo di pregare assieme), alla donna non è necessario portare il copricapo. Ma è chiaro che nelle nostre riunioni, siccome che quando c’è il tempo di preghiera c’è la libertà di pregare sottovoce assieme ad altri, e questo riguarda sia le donne che gli uomini, le donne devono portare il copricapo quando si mettono a pregare. E quand’anche una sorella non si mettesse a pregare in maniera che gli altri vicini a lei nella sala la sentono, cioè quand’anche pregasse in cuor suo, come fece Anna, ella deve portare il copricapo. Quindi in questo secondo caso da noi preso in esame, se mentre il testimone di Geova qualificato fa la preghiera a Dio, e la donna che assiste partecipa sottovoce alla preghiera a Dio, o magari vi partecipa pregando in cuor suo, ella deve portare il copricapo. In altre parole, per dire che una donna testimone di Geova disonora il suo capo quando prega bisogna accertarsi che anche lei sta pregando in qualche maniera mentre l’uomo fa la preghiera. Noi riteniamo che anche quando l’uomo fa la preghiera fra di loro è il tempo della preghiera, quindi la donna è bene che porti il copricapo.
Questo nostro discorso ha avuto il solo fine di dimostrare come il Corpo Direttivo ha in qualche modo annullato anche l’ordine per la donna di mettersi il velo ogni qualvolta c’è la preghiera.
Ma è evidente che i Testimoni di Geova, essendo ancora nelle tenebre, hanno bisogno prima di tutto di convertirsi e di uscire da questa setta. Quindi quand’anche avessero insegnato in tutto e per tutto in maniera corretta a riguardo del velo per la donna, quello che devono fare comunque è convertirsi ed uscire dal mezzo di questa pseudochiesa.
[1] La Torre di Guardia, 1 ottobre 1964, pag. 584,585,591
[2] 1 Tim. 2:11-12
[3] 1 Cor. 11:10
[4] 1 Cor. 11:5
[Tratto dal libro confutatorio: "I Testimoni di Geova", scritto da Giacinto Butindaro V.D.M.]
Leggi tutto il libro: “I Testimoni di Geova”
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