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Cappelle Sistina e Paolina

Nota 11. alla lettera dodicesima di Roma Papale 1882

Nel palazzo del Vaticano vi sono due magnifiche cappelle, nelle quali il papa fa le sue funzioni.

Prendendo dal lato sinistro della chiesa, si sale per la magnifica scala chiamata di Costantino, perchè ai piedi di essa vi è la statua equestre di quell'imperadore. Quella scala è quanto di più magnifico abbia saputo immaginare l'arte in quel genere. La scala conduce alla spaziosissima sala chiamata dei re; perchè è tutta piena di affreschi rappresentati re umiliati ai piedi dei papi. Potrebbe meglio chiamarsi la sala dell'orgoglio papale. Due grandi porte corrispondenti a quella sala mettono a due vaste cappelle: quella a sinistra si chiama la Sistina, quella a destra la Paolina.

La cappella Sistina è quella ove il papa funziona. Essa chiamasi Sistina, perchè fu fatta erigere da papa Sisto IV. La vastissima facciata di fondo è tutta occupata dal capo d'opera in pittura a fresco di Michelangelo, ove egli rappresentò la scena del giudizio universale. Quella pittura mostra fin dove giungesse il genio del pittore; ma per il luogo ove essa è, dimostra quale sia la dottrina della Chiesa romana sopra alcuni punti. Gesù Cristo giudice è la figura principale; ma egli è in piedi sulle nuvole in atto minaccioso, e come Giove tuonante, con la mano destra sollevata in atto di scagliare il fulmine. Maria è alla sua destra in atto di trattenere la sua ira. Dunque con quella pittura il papa testimonia che Maria è più misericordiosa di Gesù; che Gesù il quale ha dato la sua vita pei peccatori, poi li fulmina, e Maria lo arresta; Maria adunque ama più i peccatori di quello che non li ami Gesù. La composizione, il disegno, il colorito sono tali che sarà difficile che un altro pittore possa giungere a quella altezza; ma, oltre quello che abbiamo osservato, vi sono altri inconvenienti teologici, che sebbene sieno leciti al pittore, non dovevano però essere permessi in una cappella, specialmente nella cappella ove ufficia il papa. Si vedono, per esempio, gli angeli che combattono coi demoni e si disputano le anime; fatto assolutamente contrario alla Bibbia. Si vede Caronte che carica la sua barca dei condannati, e batte col remo i restii. Che codesta pittura sia ammirata dagli amatori di belle arti, è giusto; ma che sia stata fatta fare da papi per la loro cappella, non prova altro se non che l'accecamento religioso in cui essi sono.

La cappella Paolina si chiama così perchè eretta da Paolo III. Anche in essa vi è una pittura di Michelangelo rappresentante la crocifissione di S. Pietro. Questa cappella, più piccola dell'altra, serve per la esposizione delle quarantore, e del sepolcro nella settimana santa.

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