In Giovanni 6 : 53 sta scritto: “Perciò Gesù disse loro: In verità, in verità io vi dico che se non mangiate la carne del Figliuol dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi.”
Le parole che Gesù ha detto in Giovanni 6:53 non devono essere intese in maniera letterale, infatti Gesù continuando il suo discorso dice: (Giovanni 6:63) “… le parole che vi ho dette, sono spirito e vita.” Di conseguenza, tali parole non significano che se uno prende la comunione ha la vita eterna, mentre se non la prende andrà in perdizione. Le parole dette da Gesù hanno valore puramente spirituale.
Per dimostrare ciò dobbiamo confrontare altre parole dette sempre da Gesù.
Quindi , queste parole di Gesù si devono intendere che mangiare la carne di Gesù e bere il suo sangue significa contemplarlo e credere in lui, perciò per ricevere la vita eterna si deve credere.
Ancora, confrontando queste parole di Gesù:
Si comprende che chi mangia la carne di Gesù e beve il suo sangue è chi crede nel suo nome ed osserva i suoi comandamenti.
Ora ti pongo davanti questa cosa da meditare, quanti adulteri, omosessuali, avari, idolatri, ladri o altro mangiano l'ostia? Si può forse dire che questi mangiando l'ostia acquistano la vita eterna? No, non è così, perché come l'apostolo Paolo dice che il Regno dei cieli non consiste in mangiare e in bere, compreso pure il pane della santa cena . Che dire allora delle parole di Gesù quando dice che quello che entra in bocca va a finire nella latrina? Non è certo mangiando qualcosa che si ottiene grazia da Dio.
Quando Gesù dice, durante l'ultima cena, (Matteo 26 : 28) “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per la remissione dei peccati.” Dice: questo è, se è Gesù a dirlo come poteva essere il suo corpo se ancora era vivo! Quindi le sue parole vanno prese spiritualmente, cioè in modo figurative in quel passo.
Bisogna fare attenzione alle parole di Gesù, perché molte volte ha parlato in forma figurativa e non letterale, ad esempio ha detto: (Giovanni 10:7) “Io sono la porta…”; (Giovanni 14:6) “Io sono la via…”; (Apocalisse 22:16) “Io sono la radice e la progenie di Davide, la lucente stella mattutina”.
Quindi è vero che le parole di Gesù sono verità, ma è anche vero che Gesù ha detto che le sue parole sono spirito e vita. Ci sono dei passi letterali ed altri che vanno presi spiritualmente, e qui ci deve soccorrere lo Spirito di Dio per farci comprendere la Parola di Dio.
Talvolta però, nel cercare di spiegare dei passi biblici, gli errori commessi dai teologi cattolici sono così grossolani che chiunque si accorgerebbe che il significato non è quello che gli vogliono dare.
Ad esempio, sta scritto letteralmente che i vescovi devono essere sposati per governare la chiesa (1 Timoteo 3 : 2-5), eppure hanno saltato quel passo ed hanno fatto quello che hanno voluto, senza alcun timore dei giudizi di Dio contro coloro che vanno contro la sua volontà.
Mi rivolgo a te, che sei perduto nei tuoi falli e nei tuoi peccati, non è mangiando l'ostia che sarai salvato, ma confessando i tuoi peccati a Gesù e pentendoti di averli commessi, credendo che Gesù ha portato sulla croce anche i tuoi peccati e che il terzo giorno Iddio lo ha risuscitato dai morti, dopo devi confessare con la tua bocca davanti agli uomini che Gesù è il Signore e il Salvatore.