Paolo poteva a ragione dire “mio deposito”, in quanto aveva ricevuto l'Evangelo direttamente da Gesù, non dagli uomini; infatti sta scritto in Galati 1:11,12:
“E invero, fratelli, io vi dichiaro che l'Evangelo da me annunziato non è secondo l'uomo; poiché io stesso non l'ho ricevuto né l'ho imparato da alcun uomo, ma l'ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo.”
A motivo delle grandi rivelazioni che aveva avuto, per mantenerlo umile, Iddio gli aveva messo una scheggia nella carne e un angelo di Satana per schiaffeggiarlo:
(2 Corinzi 12:7)
“E perché io non avessi ad insuperbire a motivo della eccellenza delle rivelazioni, m'è stata messa una scheggia nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi ond' io non insuperbisca. ” Ecco perché Paolo poteva parlare di “mio deposito”.
Ma sta scritto anche:
( Galati 2:1,2)
“Poi, passati quattordici anni, salii di nuovo a Gerusalemme con Barnaba, prendendo anche Tito con me. E vi salii in seguito ad una rivelazione, ed esposi loro l'Evangelo che io predico fra i Gentili, ma lo esposi privatamente ai più ragguardevoli, onde io non corressi o non avessi corso in vano.”
( Galati 2:6,7)
“Ma quelli che godono di particolare considerazione (quali già siano stati a me non importa; Iddio non ha riguardi personali), quelli, dico, che godono maggior considerazione non m'imposero nulla di più; anzi, quando videro che a me era stata affidata la evangelizzazione degli incirconcisi , come a Pietro quella de' circoncisi (poiché Colui che avea operato in Pietro per farlo apostolo della circoncisione aveva anche operato in me per farmi apostolo dei Gentili), e quando conobbero la grazia che m'era stata accordata, Giacomo e Cefa e Giovanni, che son reputati colonne, dettero a me ed a Barnaba la mano d'associazione perché noi andassimo ai Gentili, ed essi ai circoncisi;”
Dai passi considerati impariamo che Paolo ha ricevuto l'Evangelo direttamente da Gesù, che si è presentato a quelli che erano Apostoli prima di lui e che hanno ricevuto l'Evangelo da Gesù quando era sulla terra come uomo, ed ha esposto loro l'Evangelo che ha ricevuto da Gesù. Gli fu data la mano di associazione dagli Apostoli reputati colonne della Chiesa. Ciò significa che anche se hanno ricevuto l'Evangelo in momenti diversi hanno ricevuto lo stesso Evangelo, Paolo e gli altri Apostoli.
Ora, confermato che il buon deposito di Paolo è anche lo stesso buon deposito di Pietro e degli altri Apostoli, dobbiamo dedurre obbligatoriamente che anche oggi dovremo aver ricevuto sempre lo stesso buon deposito. Da dove lo impariamo il buon deposito di Paolo? Certamente soltanto dalle lettere di Paolo che si completano con le lettere degli altri scrittori biblici, dei Vangeli e degli Atti degli Apostoli.
Quindi, il buon deposito di Paolo è la Bibbia che noi oggi leggiamo. Con piena certezza possiamo e dobbiamo meditare la Bibbia perché è il buon deposito che ci è stato lasciato per ammaestrarci ed edificarci come sta scritto nella seconda lettera di Paolo a Timoteo:
“Ma tu persevera nelle cose che hai imparate e delle quali sei stato accertato, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da fanciullo hai avuto conoscenza degli Scritti sacri, i quali possono renderti savio a salute mediante la fede che è in Cristo Gesù. Ogni scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona. ” (II Timoteo 3:14-17).
Paolo dice "… affinché l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona.", ciò significa che studiando le sacre Scritture l'uomo ha tutto ciò di cui necessita per essere pienamente fornito e compiuto nella conoscenza di Dio. In definitiva, non abbiamo bisogno di nessun altro scritto, non abbiamo bisogno di nessuna tradizione che si aggiunga alla Parola di Dio, soprattutto non abbiamo bisogno della tradizione contraria a quanto sta scritto nelle sacre Scritture. Paolo ha detto: “ analizzate ogni cosa e ritenete il bene”. Io ho letto diversi libri riguardanti la tradizione cattolica romana, da ciò ho tratto cose buone, ma ho dovuto scartare molte cose contrarie alla Parola di Dio.
Ecco, quindi, dimostrato quale è il buon deposito: “Le sacre Scritture”. Solo ad esse ci possiamo rivolgere con piena certezza di esser ammaestrati nella verità. Non dobbiamo dare retta a niente altro.
Studiamo le sacre Scritture e meditiamole per ricevere anche noi nel nostro cuore il buon deposito di Paolo e degli altri Apostoli.
Il buon deposito della Parola di Dio ci dice che le parole anziano, presbitero ed episcopo, le quali hanno il significato di sorvegliante o vescovo, hanno lo stesso significato e sono intercambiabili tra di loro.
(Atti 20:17)
“E da Mileto mandò ad Efeso a far chiamare gli anziani della chiesa. ”
(Atti 20:28)
“Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col proprio sangue.”
L'Apostolo Paolo fa prima chiamare gli anziani della Chiesa e poi dice loro che lo Spirito santo li ha costituiti vescovi, quindi si comprende come la parola anziano e vescovo, applicati alle stesse persone abbiano lo stesso significato, possano essere utilizzate ambedue per la stessa persona.
(Tito 1:5)
“Per questa ragione t'ho lasciato in Creta: perché tu dia ordine alle cose che rimangono a fare, e costituisca degli anziani per ogni città, come t'ho ordinato ; ”
(Tito 1:7)
“Poiché il vescovo bisogna che sia irreprensibile, come economo di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non manesco, non cupido di disonesto guadagno ,”
Paolo usa i termini anziani e vescovi per indicare le stesse persone, è, dunque, confermato che significano la stessa cosa.
I cattolici romani hanno voluto dare diversi significati a queste ultime parole solamente con lo scopo di confondere e distrarre dalla verità, per essere in grado di spiegare il passo seguente, scritto da Paolo, e dargli un significato diverso da quello vero:
(1 Timoteo 3:2-5)
“Bisogna dunque che il vescovo ( episcopo ) sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, costumato, ospitale, atto ad insegnare, non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non amante del danaro che governi bene la propria famiglia e tenga i figliuoli in sottomissione e in tutta riverenza (che se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?) , ”
La sapienza di Dio è grande, ma in questo caso è facilmente comprensibile che un vescovo di una chiesa deve avere una famiglia e la deve tenere ben governata, perché se non è riuscito a governare la propria famiglia come potrà governare tutti gli altri componenti della chiesa? È un passo così semplice, mi meraviglio che non venga preso così com'è, nella sua semplicità. Come può un uomo, anche se vescovo, comprendere i problemi di un marito, di una moglie, di un figlio e di un genitore se lui per primo non ha vissuto l'esperienza diretta? Poi, in riferimento ai desideri della carne a cui tutti gli uomini sono soggetti, Paolo, attingendo dal suo buon deposito, dice:
(1 Corinzi 7:2)
“… ma, per evitar le fornicazioni, ogni uomo abbia la propria moglie, e ogni donna il proprio marito. ”
Ancora, dal buon deposito di Paolo prendiamo:
(1 Corinzi 11:3,4)
“Ma io voglio che sappiate che il capo d'ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l'uomo, e che il capo di Cristo è Dio. Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto, fa disonore al suo capo ; ”
Il papa non prega egli col capo coperto, disonorando il suo capo che è Cristo. Ciò è contrario al buon deposito di Paolo.
Gesù dice:
(Matteo 23:9)
“E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è ne' cieli.”
(Giovanni 17:11)
“E io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, essi che tu m'hai dati, affinché siano uno, come noi.”
Il buon deposito della Parola di Dio ci insegna a non chiamare nessuno padre, tanto meno padre santo perché è un titolo che spetta solamente a Dio Padre; invece i cattolici romani chiamano il loro capo “santo padre”, che non è padre tantomeno è santo.
Le sacre Scritture insegnano che la donna deve portare i capelli lunghi, non può mettere i pantaloni perché sono indumenti maschili, deve pregare con il velo sul capo e non può assolutamente insegnare, ma deve stare sottomessa all'uomo. Amatulli Flaviano, scrittore cattolico romano, scrive: “Non tutto quello che si trova nella Bibbia è dottrina. La Bibbia contiene anche usanze che non siamo obbligati ad osservare. ”
Ma come mai il magistero romano obbliga all'osservanza di usanze che si trovano nella loro tradizione e non si trovano scritte nella Bibbia? Perché ritengono la loro tradizione più importante della Bibbia, del buon deposito di Paolo.
Mentre la Bibbia è il buon deposito, la loro tradizione che cosa è? Nulla! Solo una fornace di malvagità e di bestemmie contro Dio e contro Gesù.
Hanno inventato il purgatorio, il limbo, il battesimo degli infanti, la cresima e la comunione, la confessione auricolare, l'ordine, la messa, le preghiere per i morti, il culto a Maria, il culto agli Angeli, il culto ai santi, il culto alle statue e alle immagini, i pellegrinaggi, le processioni, l'adorazione delle reliquie e tante altre cose che non sono insegnate da Paolo, non sono presenti nelle sacre Scritture, non fanno parte del “buon deposito” di cui parlava Paolo, ma fanno parte del cattivo deposito del papa e dei suoi seguaci.
Ringrazio Iddio che per la sua misericordia mi ha liberato da tutte quelle pratiche e dottrine malvagie che fanno precipitare molte persone dritte all'inferno. Gloria sia a nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.
Per finire, deve essere chiaro che i cristiani evangelici riconoscono come loro capo soltanto Cristo Gesù, e non si ritengono assolutamente discendenti di Lutero, ma riconoscono che Lutero, come tanti altri del passato hanno parlato e scritto in maniera conforme alle sacre Scritture.
Noi abbiamo come nostro capo solo Cristo Gesù, e come unica guida spirituale la Parola di Dio.
Lutero era un uomo, e come tale va preso. Ma perché i cattolici romani prendono il papa come il loro capo infallibile? Se di Pietro dice la Scrittura che era da condannare, a maggior ragione il papa oggi è da considerare fallace.
Caro lettore, devi sperimentare in prima persona che non si può convincere di errore una persona contenziosa. Come disse Gesù:
(Luca 16 : 31) “Ma Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse.”
Farai bene a concentrare i tuoi sforzi su quelli che non sono contenziosi, che accettano il dialogo senza rimanere arroccati nella loro chiesa, che si mettono in discussione e sono alla ricerca della verità. Perché i contenziosi quand'anche comprendessero che gli viene annunziata la verità non accetterebbero il cambiamento nella loro vita, perché l'orgoglio gli e lo impedisce. Inoltre, le Scritture sacre ci insegnano che non a tutti è dato di intendere, ma solo a quelli che Dio ha stabilito.
Pace a te e ricordati di studiare le sacre Scritture che ti ammaestreranno in ogni cosa per essere pienamente fornito di tutto quello che devi sapere per rispondere a chiunque si elevi contro la verità di Cristo Gesù.
Giuseppe Piredda.