Nell’epistola di Paolo ai romani leggiamo, tra l’altro, queste parole:
«Non
solo; ma anche a Rebecca avvenne la medesima cosa quand'ebbe concepito da uno
stesso uomo, vale a dire Isacco nostro padre, due gemelli; poiché,
prima che fossero nati e che avessero fatto alcun che di bene o di male,
affinché rimanesse fermo il proponimento dell'elezione di Dio, che dipende non
dalle opere ma dalla volontà di colui che chiama, le fu detto: Il maggiore
servirà al minore; secondo che è scritto: Ho amato Giacobbe, ma ho odiato Esaù.
Che diremo dunque? V'è forse ingiustizia in Dio? Così non sia. Poiché Egli dice
a Mosè: Io avrò mercé di chi avrò mercé, e avrò compassione di chi avrò
compassione. Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che
fa misericordia. Poiché la Scrittura dice a Faraone: Appunto per questo io t'ho
suscitato: per mostrare in te la mia potenza, e perché il mio nome sia
pubblicato per tutta la terra. Così dunque Egli fa misericordia a chi vuole, e
indura chi vuole.»
(Romani 9:10-18)
Sulla base di quanto abbiamo letto, possiamo dire che Iddio ha scelto Giacobbe e
non saù, e lo ha scelto non perché avesse visto in Giacobbe un cuore buono o
delle opere meritevoli che avrebbe fatto, ma semplicemente perché questa era la
decisione che prima della fondazione del mondo Iddio ha preso; questo è il
proponimento dell’elezione di Dio. Tale decisione non è dipesa dalla volontà di
colui che è stato chiamato, ma dalla volontà esclusiva di Colui che chiama.
Iddio ha detto a Mosè che avrebbe avuto misericordia e compassione di chi
avrebbe voluto averne, non di chi è in qualche modo meritevole o ha alcuna
predisposizione buona di cuore.
Iddio ha scelto anche Faraone per compere una certa opera, lo ha suscitato per
mostrare in lui la Sua potenza e per farsi un nome con i segni e i prodigi
compiuti in Egitto.
«Non siete voi
che avete scelto me, ma son io che ho scelto
voi,
e v'ho costituiti perché
andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto
quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia.»
(Giovanni 15:16)
Gesù ha scelto i suoi discepoli, i suoi apostoli, e non sono loro che hanno
scelto Gesù.
«Or
Saulo, tuttora spirante minaccia e strage contro i discepoli del Signore, venne
al sommo sacerdote, e gli chiese delle lettere per le sinagoghe di Damasco,
affinché,
se ne trovasse di quelli che seguivano la nuova via, uomini e donne, li potesse
menar legati a Gerusalemme. E mentre era in cammino, avvenne che, avvicinandosi
a Damasco, di subito una luce dal cielo gli sfolgorò d'intorno. Ed essendo
caduto in terra, udì una voce che gli diceva: Saulo, Saulo, perché mi
perseguiti? Ed egli disse: Chi sei, Signore? E il Signore: Io son Gesù che tu
perseguiti; ma lèvati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare.»
(Atti 9:1-6)
Saulo perseguitava i cristiani, non aveva nessuna intenzione di credere in Gesù
Cristo, ma Egli lo scelse, secondo quanto è scritto:
«Ma
il Signore gli disse: Va', perché
egli è uno strumento che ho eletto per portare il mio nome davanti ai Gentili,
ed ai re, ed ai figliuoli d'Israele; poiché io gli mostrerò quante cose debba
patire per il mio nome.»
(Atti 9:15-16)
E ancora:
«Ed
egli disse: L'Iddio de' nostri padri ti ha destinato a conoscer la sua volontà,
e a vedere il Giusto, e a udire una voce dalla sua bocca. Poiché tu gli sarai
presso tutti gli uomini un testimone delle cose che hai vedute e udite.»
(Atti 22:14-15)
«ma
a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar
figliuoli di Dio; a quelli, cioè,
che credono nel suo nome; i quali non son nati da sangue, né da volontà di
carne, né da volontà d'uomo, ma son nati da Dio.»
(Giovanni 1:12-13)
Secondo tali parole, si capisce che NON sono gli uomini di carne e polvere che
scelgono di nascere di nuovo e di credere, ma è SOLO ED ESCLUSIVA volontà di
Dio. Per voi che leggete, sono chiare o no le parole che sono scritte? E per
quale motivo volete giungere alla conclusione contraria di quanto è scritto?
Volete far irritare Iddio, volete farlo adirare contro di voi che parlate contro
la Sua Parola?
Badate bene che i vostri discorsi insensati, voi che credete nel libero arbitrio
e rifiutate la sovranità di Dio, Iddio li conosce da lungi, prima ancora che voi
nasceste, ed infatti è per voi che sono scritte queste parole di ammonimento:
«Tu
allora mi dirai: Perché
si lagna Egli ancora? Poiché chi può resistere alla sua volontà? Piuttosto, o
uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa formata dirà essa a colui che la
formò: Perché mi facesti così?»
(Romani
9:19-20)
«E
io ti rispondo: In questo non hai ragione; giacché
Dio è più grande dell'uomo. Perché contendi con lui? Poich’egli non rende conto
d'alcuno dei suoi atti.»
(Giobbe 33:12-13)
«Dovrà
forse Iddio render la giustizia a modo tuo, che tu lo critichi? Ti dirà forse:
'Scegli tu, non io, quello che sai, dillo'?»
(Giobbe 34:33)
Insensati e duri di cuore, smettete di criticare Iddio e di giudicarlo per la
sua sovranità, perché Egli fa quello che vuole, Egli salva chi vuole e indura
chi vuole, proprio com’è scritto nei passi della Bibbia che abbiamo letto sopra.
Chi sei tu per giudicare che Dio sia ingiusto se fa come gli piace e come ha
stabilito fin dalla fondazione del mondo?
Non sta forse scritto anche in Efesini che è Lui che elegge i suoi, e che lo fa
esclusivamente secondo il beneplacito della sua volontà, e non perché vede
qualcosa di buono negli uomini che sceglie?
Infatti è scritto:
«Benedetto
sia l'Iddio e Padre del nostro Signor Gesù
Cristo, il quale ci ha benedetti d'ogni benedizione spirituale ne' luoghi
celesti in Cristo, siccome in lui ci ha eletti, prima della fondazione del
mondo, affinché fossimo santi ed irreprensibili dinanzi a lui nell'amore,
avendoci predestinati ad essere adottati, per mezzo di Gesù Cristo, come suoi
figliuoli, secondo il beneplacito della sua volontà: a lode della gloria della
sua grazia, la quale Egli ci ha largita nell'amato suo.»
…
In lui, dico, nel quale siamo pur stati fatti eredi, a ciò
predestinati conforme al proposito di Colui che opera tutte le cose secondo il
consiglio della propria volontà, affinché fossimo a lode della sua gloria, noi,
che per i primi abbiamo sperato in Cristo.»
(Efesini 1:3-6/11-12)
Ancora, leggete come Dio scelse di salvare Lidia, e non altre donne che si
trovavano in quel luogo dove Paolo evangelizzava:
«E
nel giorno di sabato andammo fuori della porta, presso al fiume, dove
supponevamo fosse un luogo d'orazione; e postici a sedere, parlavamo alle donne
ch'eran quivi radunate. E una certa donna, di nome Lidia, negoziante di porpora,
della città
di Tiatiri, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare; e il Signore le aprì il
cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo.»
(Atti 16:13-14)
Iddio sceglie e salva solo quelli che ha preordinato di salvare, infatti è
scritto:
«E
i Gentili, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la parola di Dio;
e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero.»
(Atti 13:48)
Sta forse scritto che credettero quelli buoni, che aprirono il loro cuore, che
si erano predisposti? No vi dico, credettero solo quelli che erano PREORDINATI a
VITA ETERNA, che furono predestinati da Dio fin dalla fondazione del mondo.
Ma continuiamo e vediamo anche che Iddio non solo sceglie quelli che saranno salvati, ma anche chi deve essere evangelizzato e impedisce di evangelizzare altri. Ecco cosa ci fa sapere Luca:
«Poi
traversarono la Frigia e il paese della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato
loro d'annunziar la Parola in Asia; e giunti sui confini della Misia, tentarono
d'andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù
non lo permise loro; e passata la Misia, discesero in Troas. E Paolo ebbe di
notte una visione: Un uomo macedone gli stava dinanzi, e lo pregava dicendo:
Passa in Macedonia e soccorrici. E com'egli ebbe avuta quella visione, cercammo
subito di partire per la Macedonia, tenendo per certo che Dio ci avea chiamati
là, ad annunziar loro l'Evangelo.»
(Atti 16:6-10)
Ora diamo uno sguardo al futuro, e vediamo come Iddio opera:
«Poi
mi disse: Le acque che hai vedute e sulle quali siede la meretrice, son popoli e
moltitudini e nazioni e lingue. E le dieci corna che hai vedute e la bestia
odieranno la meretrice e la renderanno desolata e nuda, e mangeranno le sue
carni e la consumeranno col fuoco. Poiché
Iddio ha messo in cuor loro di eseguire il suo disegno e di avere un medesimo
pensiero e di dare il loro regno alla bestia finché le parole di Dio siano
adempite. E la donna che hai veduta è la gran città che impera sui re della
terra.»
(Apocalisse 17:15-18)
Vedete, Iddio guida ogni cosa, affinché si adempiano i suoi disegni, e mette in
cuore alle persone, che ha scelto per certi compiti, di adempiere ai suoi
disegni.
Iddio regna, Iddio è sovrano, Egli fa quello che gli piace, e non renderà conto
a nessuno dei suoi atti, perché non è un uomo.
Chi sei tu che giudichi Iddio perché fa quello che vuole? Tu sei solo un vaso di
terra, e vorresti dire a Dio che è il vasaio quello che deve fare e lo
accuseresti di essere ingiusto?
Vergognati, e chiedi perdono dei tuoi pensieri, ravvediti e buttati faccia a
terra e riconosci che Dio regna, nei cieli e nella terra, come gli piace di
fare.
A Dio, che è assiso nei cieli, e la terra è lo sgabello dei suoi piedi, siano la
gloria, l’onore e la lode, nei secoli dei secoli. Amen!
Giuseppe Piredda, salvato per grazia mediante la fede in Cristo Gesù.