
Nella Massoneria esiste una dottrina segreta che persino tanti massoni non
conoscono, ed essa è strettamente collegata al 3° grado della Massoneria, che è
quello di Maestro Massone per ottenere il quale il candidato si deve sottoporre
ad un rituale particolare che si basa sulla leggenda di Hiram.
Hiram infatti – quello che nella Massoneria viene definito l’architetto del
tempio di Salomone che ogni giorno disponeva il lavoro per gli operai che
dovevano completarlo – è il personaggio chiave del rituale d’iniziazione al
Grado di Maestro. Cosa succede infatti in questo rituale? Che il candidato a
Maestro Massone impersonifica Hiram Abif, e durante il rituale sperimenterà la
morte e la resurrezione di Hiram così come raccontata nella leggenda. Ecco
dunque brevemente la leggenda di Hiram, come viene presentata dai Massoni e
raffigurata in questo rituale.
Salomone – interpretato nel rituale dal Maestro Venerabile – aveva stabilito
Hiram Sopraintendente e Direttore dei Lavori, e il numero degli operai alle
dipendenze di Hiram era enorme. Hiram aveva diviso gli operai in tre Categorie:
gli Apprendisti; i Compagni d’Arte; e i Maestri. E ciascuna categoria aveva
parole e segni segreti per mezzo dei quali gli operai si riconoscevano fra di
loro e si facevano riconoscere per ricevere il salario secondo il tipo di Lavoro
svolto. Si entrava nel Tempio per tre porte distinte: quella destinata agli
Apprendisti era posta all’Occidente; quella destinata ai Compagni era posta al
Mezzogiorno; quella destinata ai Maestri era posta all’Oriente. Ma ecco che tre
Compagni d’Arte (chiamati ’i ruffiani’ e che nel rituale sono interpretati da
tre membri della loggia), essendo insoddisfatti del loro salario, ma non ancora
meritevoli dell’aumento, ordirono un complotto e decisero di farsi dare da Hiram
la Parola Sacra, di strappargliela anche con la violenza pur di poter percepire
il salario riservato ai Maestri. E così al tramonto, i tre Compagni d’Arte si
nascosero nel Tempio e aspettarono (‘armati’ rispettivamente di un regolo, di
una squadra e di un maglietto) che il Maestro Hiram venisse, com’era suo solito
fare ogni sera, ad ispezionare il Lavoro della giornata. E così quando arrivò
Hiram, essendo che egli si rifiutò di svelare loro la Parola Segreta, dicendo:
‘Potete avere la mia vita, ma la mia integrità non l’avrete mai’, i tre lo
uccisero. I ruffiani allora seppellirono Hiram. Nel rituale il candidato – che è
bendato ed accompagnato da un massone -, dopo che viene ‘colpito’ dai tre, viene
messo in una bara!
Vengono compiute delle ricerche per ordine del re, ma il suo cadavere non viene
trovato. Le ricerche continuano, fino a che viene trovata una tomba, e il corpo
di Hiram è in essa. Il suo cadavere era stato nella tomba 15 giorni. Il re
Salomone allora da l’ordine che il corpo di Hiram sia sollevato usando la presa
dell’Apprendista e quella del Compagno d’Arte, ma il tentativo non ha successo.
Il Re Salomone dichiara che il suo timore è quello che con la morte di Hiram
Abif la parola del Maestro Massone sia andata perduta. Quindi la prima parola
detta dopo che Hiram sarà sollevato dalla tomba costituirà la parola
sostitutiva. A quel punto, il Re Salomone solleva Hiram – ossia Hiram viene
fatto tornare dal regno dei morti – tramite una presa particolare, una stretta
di mano massonica denominata ‘la presa del leone’ che costituisce la vera presa
di un Maestro Massone. Il Re Salomone allora sussurra all’orecchio di Hiram la
parola sostitutiva di quella perduta, e questa parola è Ma-Ha-Bone. E così tutti
esultano, perché Hiram è rinato nel nuovo Maestro! Dopo ciò, il Maestro
Venerabile fa leggere al Maestro Massone il giuramento che lo impegnerà fino
alla morte!
Questo è il rituale massonico con cui un Compagno d’Arte diventa
Maestro Massone.
Ora, questo rituale costituisce il più importante simbolo della massoneria, in
quanto sull’Indiana Masonic Monitor (un
documento ufficiale che è una sorta di manuale guida della Gran Loggia
dell’Indiana) si legge quanto segue: ‘La
Leggenda del Terzo Grado. Questo è il più importante e significativo simbolo
leggendario della Massoneria. E’ stato tramandato d’età in età tramite
tradizione orale, ed è stato preservato in ogni rito Massonico, praticato in
qualsiasi nazione o lingua, senza alcuna essenziale alterazione ‘ (pag. 38), e
la ragione per cui il 3° nella Massoneria riveste questa così grande importanza
è perché ‘tramite la sua leggenda e tutto il suo rituale, è sottinteso che noi
siamo stati redenti dalla morte del peccato e il sepolcro della contaminazione’
(Ibid., pag. 145). Albert
Mackey ha poi affermato sul 3° g rado: ‘L’importante proposito del grado è
quello di simboleggiare le grandi dottrine della resurrezione del corpo e
dell’immortalità dell’anima [...] il Maestro Massone rappresenta un uomo salvato
dalla tomba dell’iniquità ed elevato alla fede della salvezza’ (Albert G. Mackey, A
Manual of the Lodge, 1862, pag. 96).
Quindi, questo dimostra che anche la Massoneria ha un piano di salvezza per i
suoi adepti, checché ne dicano i scrittori massoni quando affermano – sapendo di
mentire – che la massoneria non ha una dottrina sulla salvezza o una salvezza da
offrire!
Ma questo rituale massonico così importante per la Massoneria, che eleva il
Compagno d’arte al grado di Maestro Massone, ha un significato segreto
sconcertante. Il massone J. D. Buck, 32° grado, afferma infatti ‘Nel terzo grado
il candidato impersonifica Hiram,
che è stato mostrato essere identico al Cristo dei Greci, e ai Dii-Sole di tutte
le altre nazioni. A questo punto la superiorità della Massoneria su tutte le
Religioni esoteriche consiste in questo: tutte queste religioni prendono il
simbolo per la cosa simboleggiata. Cristo era originariamente come il
Padre. Ora Egli è fatto identico al
Padre. Nel deificare Gesù, tutta l’umanità è privata del Cristo quale
potenza eterna all’interno di ogni anima umana, un Cristo latente in ogni uomo.
Nel deificare così un solo uomo, essi hanno reso orfana tutta l’umanità! D’altro
canto, la Massoneria, nel far sì che ogni candidato impersonifichi Hiram,
ha preservato l’insegnamento originale, che è un glifo universale. Pochi
candidati possono essere consapevoli che Hiram che essi hanno rappresentato e
personificato è idealmente e precisamente lo stesso che Cristo. Eppure è senza
dubbio così’ (J. D. Buck, Symbolism
of Freemasonry or Mystic Masonry and the Greater Mysteries of antiquity,pag.
133-134). Cosa significa questo? Che il candidato a Maestro Massone nel rituale
di iniziazione impersonifica Cristo, che muore e risorge, e redime quindi sè
stesso. E difatti sempre lo stesso Buck afferma: ‘Ogni anima deve operare la sua
stessa salvezza, e prendere il Regno dei Cieli con la forza. La salvezza per
fede e l’espiazione vicaria non furono insegnate da Gesù come sono interpretate
oggi, e queste dottrine non sono neppure insegnate nelle scritture esoteriche.
Esse sono delle posteriori e ignoranti perversioni delle dottrine originali.
Nella Chiesa Primitiva, come nella Dottrina Segreta, non esisteva un solo Cristo
per tutto il mondo, ma un potenziale Cristo in ogni uomo’ (J. D. Buck, op.
cit., pag. 57), ed ancora: ‘E’ molto più importante che gli uomini debbano
sforzarsi per diventare Cristo, del fatto che debbano credere che Gesù era
Cristo. Se lo stato di Cristo [Christ-state] può essere raggiunto da un solo
essere umano durante l’intera evoluzione della razza, allora l’evoluzione
dell’uomo è una farsa e la perfezione umana una impossibilità’ (Ibid., pag.
62).
Ecco dunque la dottrina segreta della Massoneria, che l’uomo entrando nella
Massoneria, e diventando Maestro Massone, si redime da sé stesso diventando
Cristo o meglio raggiungendo lo stato di Cristo. Il concetto di Hiram ’risorto’
sta infatti a identificare il raggiungimento dell’Illuminazione, che comunque
nella pratica il Maestro Massone non ha raggiunto ancora perché poi a partire da
questo grado il Maestro Massone dovrà proseguire il suo percorso in cerca della
verità e della luce. Come dice infatti Albert Pike a coloro che raggiungono il
grado successivo a quello di Maestro Massone: ‘Voi avete fatto il primo passo
attraverso la soglia, il primo passo verso il «Sancta Sanctorum», il cuore del
Tempio. Voi siete sul cammino che ascende alla «montagna della verità» e dipende
dalla vostra capacità di mantenere il segreto, dalla vostra obbedienza, dalla
vostra fede, il poter progredire nella via dell’illuminazione scozzese’ (Albert
Pike, Morals and Dogma,
Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 5-6 – 4° Maestro Segreto). E questo percorso
implica un processo di studio e di riflessione ovviamente che avrà come oggetto
i libri di importanti esponenti Massoni, e che hanno come obbiettivo quello di
far diventare l’uomo un dio. Infatti Manly P. Hall (1901-1990), massone del 33°
grado molto conosciuto nella Massoneria, ha affermato: ‘L’uomo è un dio che si
sta facendo, e come nei miti mistici dell’Egitto, egli viene modellato nella
ruota del vasaio. Quando la sua luce brilla per sollevare e preservare tutte le
cose, egli riceve la triplice corona della divinità e si unisce a quella folla
di Maestri Massoni che, nelle loro vesti di Azzurro e Oro, stanno cercando di
disperdere l’oscurità della notte con la triplice luce della Loggia Massonica’ (Manly
P. Hall, The Lost Keys of
Freemasonry, Macoy Publishing and Supply Co., Richmond, Va, 1976, pag. 92 – ‘Man
is a god in the making, and as in the mystic myths of Egypt, on the potter’s
wheel he is being molded. When his light shines out to lift and preserve all
things, he receives the triple crown of godhood and joins that throng of Master
Masons who, in their robes of Blue and Gold, are seeking to dispel the darkness
of night with the triple light of the Masonic Lodge’).
E’ chiaro che i massoni ci tengono a sottolineare il valore simbolico della
morte e della resurrezione del candidato che impersonifica Hiram, ma sta di
fatto che l’iniziato sottoponendosi a questo rituale che simboleggia la morte e
la rinascita, non fa altro che proclamare che si salva imitando Hiram, ossia
preferendo morire come Hiram piuttosto che tradire la fiducia della Massoneria,
e per essere salvato quindi non deve credere nella morte e nella resurrezione
del Signore Gesù Cristo, perché la dottrina dell’espiazione compiuta da Cristo è
una dottrina posteriore che è stata pervertita, ma semplicemente deve imitare la
condotta virtuosa del loro Gran Maestro Hiram Abif, che pur di non rivelare la
parola segreta si fece uccidere. E quindi il ‘salvatore’ dei Massoni è Hiram,
che ‘si fece uccidere per salvare la Massoneria e i futuri Massoni’, ma è il
loro salvatore in questo senso, che Hiram ha mostrato loro la maniera in cui ci
si salva e quindi essi devono imitare Hiram affinchè possano sperimentare il
Cristo latente in ogni uomo e guadagnarsi così l’entrata nella Gran Loggia
Celeste ed andare a passare l’eternità con il loro Grande Architetto
dell’Universo. In altre parole, il piano di salvezza che offre la Massoneria è
imitare Hiram – che mostra praticamente ai massoni la maniera per essere salvati
– per ‘rinascere’ e guadagnarsi il Paradiso, che poi nella pratica significa che
ogni uomo è il salvatore di sè stesso, per cui se non si salva da sè, non sarà
salvato.
E queste non sono mie congetture, ma è quello che insegnano i Massoni, infatti
in uno scritto dal titolo ‘La vicenda di Hiram Abif’ presente sul sito massonico
del Supremo Consiglio d’Italia e di San Marino si legge quanto segue: ‘La
massoneria insegna la redenzione individuale e la salvazione, come compito che è
nelle possibilità e nelle responsabilità di ogni singolo individuo massone. In
fondo Hiram può essere considerato un esempio e quindi un salvatore,
nell’indicare che ogni uomo è il salvatore e redentore di se stesso e se non
salva se stesso, egli non arriverà alla salvezza. Hiram salva moralmente se
stesso e, seguendo questo esempio, ogni massone può salvarsi. I tre assassini
rappresentano il vizio, la corruzione, le tentazioni. Hiram ci insegna la strada
per arrivare alla salvazione di se stessi nei confronti di se stessi,
dell’umanità e del divino. Ci traccia quindi la via per la rinascita, dopo ogni
morte che può verificarsi nella nostra esistenza fino a quella biologica’ (http://www.massoneriascozzese.it/).
E quindi questo piano di salvezza massonico è un piano diabolico, che porta
all’inferno coloro che lo seguono perché la Scrittura proclama che la salvezza è
solo in Cristo Gesù, secondo che ha detto l’apostolo: “E in nessun altro è la
salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli
uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati” (Atti 4:12), in quanto Gesù
Cristo è il Figlio di Dio morto per i nostri peccati e risorto a cagione della
nostra giustificazione. E per ottenere la salvezza bisogna credere nella sua
morte espiatoria e nella sua resurrezione. Chi crede in Lui sarà salvato, mentre
chi non crede in Lui sarà condannato a spendere l’eternità nel fuoco.
Peraltro voglio farvi notare che sottoporsi a questo rituale massonico o
approvare il suo significato spirituale equivale a negare che Gesù di Nazareth è
IL CRISTO, che è proprio quello che il diavolo vuole che gli uomini facciano,
perché egli sa che l’uomo nasce d’acqua e di Spirito proprio quando crede che
Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio (1 Giovanni 5:1), ossia l’Unto del quale Dio
aveva predetto la venuta tramite i suoi antichi profeti e che nella pienezza dei
tempi è morto per i nostri peccati e risorto per la nostra giustificazione tre
giorno dopo.
Non solo, sottoporsi a questo rituale o approvarne il significato equivale a
negare sia il Padre che il Figlio, in quanto l’apostolo Giovanni dice: “Chi è il
mendace se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Esso è l’anticristo, che
nega il Padre e il Figliuolo. Chiunque nega il Figliuolo, non ha neppure il
Padre; chi confessa il Figliuolo ha anche il Padre” (1 Giovanni 2:22-23).
E quindi questo così importante rituale massonico contribuisce a tenere delle
anime sotto la potestà di Satana, e a menarle nel fuoco eterno.
[Tratto dal libro "La Massoneria smascherata. Contro l'infiltrazione e l'influenza di questa diabolica istituzione nelle Chiese Evangeliche", scritto da Giacinto Butindaro e pubblicato nella rete il 17 dicembre 2012]